Una sconfitta sonora e un doppiaggio che evidenzia una difficoltà storica nell’espugnare la Stalingrado del Sud quando il centrosinistra scende compatto in campo. Per il centrodestra è tempo di leccarsi le ferite all’esito di una tornata elettorale che pone la coalizione all’opposizione dell’amministrazione del sindaco neo eletto Luigi Vicinanza. Si attesta al 34,30% il candidato sindaco Mario D’Apuzzo, che porta a casa circa 300 voti in più rispetto al totale delle sue liste ma probabilmente confidava in un voto disgiunto che non lo ha premiato molto, considerando che lo stesso Vicinanza ha raccolto più consensi delle liste del centrosinistra. L’unica lista che porta a casa due consiglieri è Forza Italia che ottiene 2337 voti ed elegge i consiglieri Antonio Cimmino (463 voti) e Nicola De Filippo (439), reduci dell’amministrazione di centrodestra tra il 2018 e il 2022. Non riescono ad entrare in consiglio Catia Di Nardo (408) e Salvatore Gentile (360), così come la capolista Angela Procida (236), punto di riferimento del segretario provinciale e deputato Fi, Annarita Patriarca. Per la lista civica Stabia Unica, invece, le preferenze sono 1987 e ad entrare in consiglio è Antonio Federico (600 voti), mentre restano esclusi l’ex assessore Gaetano De Stefano (350) e l’ex consigliera Annamaria De Simone (290). Per la lista Mario D’Apuzzo Sindaco sono 1953 i consensi, che consentono l’elezione della consigliera Rosanna De Simone (388). Entra in consiglio anche Antonio Alfano (651), mattatore della lista Stabia al Centro che colleziona 1250 voti, mentre Progetto Stabia con i suoi 1138 voti elegge Pasquale D’Apice (702). Con Italia Viva, che raggiunge quota 1060 voti, entra in consiglio Teresa Cesarano (288) mentre resta fuori dai giochi l’ex consigliera Vincenza Maresca. Esclusa dal consiglio comunale anche Fratelli d’Italia con appena 829 voti complessivi: resta fuori dall’assise l’ex consigliere Ernesto Sica. Nessun consigliere per Castellammare D’Amare (667), flop per No al Sottopasso (104 voti) e Forza Stabia (68). Con 8 consiglieri eletti, uno in meno rispetto alla canonica suddivisione dell’assise comunale a fronte anche del divario notevole tra le due coalizioni, il centrodestra è ora chiamato alla difficile missione di ricostruire un gruppo che ha vissuto il trauma dello scioglimento e che si ritrova ora all’opposizione di un centrosinistra compatto per la prima volta dopo diversi anni.
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»