Il like della discordia, così si consuma la crisi politica tra la consigliera e il primo cittadino. Non ci sono grandi temi, non ci sono argomentazioni di ampio respiro, dietro lo strappo che si è consumato tra Enza Maresca e il sindaco Gaetano Cimmino. A confermarlo è la stessa consigliera, fedelissima del capogruppo regionale di Forza Italia Annarita Patriarca, nel corso del consiglio comunale odierno. “Il sindaco ha messo un like ad un pezzo che mi descrive come elemento distruttivo, ma io non mi ci rivedo in questa descrizione. E ho trovato offensivo questo atteggiamento. Ho capito che il mio contributo alla causa non è gradito” ha spiegato la consigliera Maresca, giustificando in tal modo il suo graduale distacco dalla maggioranza del sindaco Cimmino.
Una decisione maturata a seguito dei dissapori emersi per il voto mancato in occasione dell’approvazione dell’ordine del giorno su Marina di Stabia il 27 luglio scorso, con cui il consiglio comunale dettava la linea rispetto alla realizzazione delle opere a terra, evidenziando che la costruzione di vani avrebbe avuto ragion d’essere solo se “funzionale e strutturale alla mission del Marina”. Niente case a mercato libero, dunque, ma una destinazione esclusivamente turistico-ricettiva extralberghiera, come recepito peraltro dalla stessa proprietà di Marina di Stabia nel corso della conferenza di servizi preliminare. “Sono andata via per impegni personali, avevo già fatto presente al sindaco che non potevo restare in quel momento. Eppure qualcuno ne ha approfittato per raccontare cose non vere. E il sindaco con quel like ha avvalorato queste tesi” ha sottolineato Enza Maresca oggi in aula.
Che la distanza tra la Maresca e il sindaco fosse evidente, era cosa nota da tempo, anche in ragione dei rapporti tesi tra il primo cittadino e Annarita Patriarca. Ma le motivazioni addotte hanno portato la discussione su un altro piano. Sono i social oggi il terreno di scontro politico in consiglio comunale. Il segnale di una nuova frontiera della comunicazione politica? Forse, ma i grandi temi sono finiti improvvisamente in un angolo in una diatriba in cui la scusante grottesca si scontra con le esigenze reali di una città in cui cresce ogni giorno il fermento e il desiderio di rinascere.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»