Un ulteriore ristoro di 8mila euro dal Governo, i rimborsi per i mancati introiti dell’imposta di soggiorno superano quota 300mila euro a Castellammare di Stabia. Ed è proprio l’istituzione dell’imposta di soggiorno, sancita nel 2020 dall’amministrazione comunale, ad assicurare un tesoretto importante a Palazzo Farnese, grazie ai finanziamenti pervenuto dal Governo nazionale per un provvedimento che due anni fa era stato semplicemente adottato, per poi diventare esecutivo a tutti gli effetti dal 1° luglio dello scorso anno. E se gli introiti provenienti dai ristori di Governo sono già ampiamente a cinque zeri, presto potrebbero arrivare anche gli incassi effettivi derivanti dal versamento dell’imposta di soggiorno al Comune da parte delle attività ricettive alberghiere ed extralberghiere del territorio. Cifre notevoli per un’imposta di scopo, la cui finalità è quella di migliorare l’accoglienza turistica ma la cui destinazione non è stata ancora definita. Una somma cospicua, dunque, che per ora resta accantonata in attesa di comprendere come dovrà essere investita. E se è bastato istituire l’imposta di soggiorno nel 2020 per ritrovarsi oggi con 300mila euro in più nelle casse comunali, ora diventa necessario mettere in campo azioni mirate a potenziare il decoro cittadino e ad organizzare iniziative in grado di attrarre turisti e di valorizzare il patrimonio culturale del territorio. Per non disperdere un’opportunità decisamente ghiotta, dopo un’estate che si preannuncia povera di iniziative ed eventi in città.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»