Manifestazione per la Pace, la gaffe dell'amministrazione Diplomatico è servita. È polemica a Boscoreale, infatti, sull'utilizzo della fascia tricolore da parte del neo assessore Giuseppe Langella all'evento del 4 febbraio scorso.
Un comportamento, quello del delegato della giunta boschese, che - seppur in buona fede - ha violato con nonchalance la circolare 5/98 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 270 del 18 novembre 1998, con la quale il Ministero dell'Interno ha fornito indicazioni specifiche in ordine all'utilizzo della fascia tricolore da parte del sindaci.
Nel documento viene evidenziato il carattere sostanziale dell'intervento normativo, con il quale è stato espressamente disposto che «distintivo del sindaco è la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune» e che «nell'uso corrente si è affermata la consuetudine che il sindaco indossi la fascia in tutte le occasioni ufficiali, in qualunque veste intervenga».
Qualora il sindaco sia assente o impedito temporaneamente (ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del Tuel), spetterebbe solo al vicesindaco fregiarsi del vessillo givernativo. Nella fattispecie, l'utilizzo della fascia da parte dell'assessore Langella, in rappresentanza del sindaco in occasione della manifestazione per la Pace, è stato quindi effettuato in violazione di legge.
Occorre tuttavia precisare che restano validi gli utilizzi stabiliti da esplicite previsioni normative. In particolare quella di cui all'articolo 70 del 3 novembre 2000, dove, in ragione della particolarità delle funzioni espletate, si prevede che «l'ufficiale dello stato civile, nel celebrare il matrimonio, deve indossare la fascia tricolore». Pertanto, l'uso della fascia tricolore da parte di altri soggetti, anche per delega dello stesso sindaco, è ammesso solo nelle ipotesi sopra indicate.
Peraltro, come chiaramente precisato nella richiamata circolare ministeriale, si ritiene che l'uso della fascia sia legato proprio alla natura delle funzioni sindacali di capo dell'amministrazione comunale e di ufficiale di Governo. Anche il primo cittadino, dunque, risulterebbe vincolato all'utilizzo del tricolore nei limiti previsti dalla normativa.