Foto: Ssc Napoli
Con lo Scudetto già messo in archivio con ben 5 giornate di anticipo, gli uomini di Spalletti giocano (anche) per superare nuovi record, in grado di scolpire ancor più nella memoria una stagione irripetibile. Issarsi sul gradino più alto del podio e portare contestualmente a casa anche il titolo di capocannoniere, è impresa riuscita appena 7 volte negli ultimi 40 anni. L'ultima risale addirittura alla stagione 2008/09, quando l'Inter di Mancini sbaragliò la concorrenza grazie ai 25 centri di Zlatan Ibrahimovic. Il match di domenica pomeriggio tra Napoli e Sampdoria sembra essere quello giusto per il passaggio del testimone da un "9" all'altro, seppur con caratteristiche diverse. Victor Osimhen ha il fuoco dentro: la doppietta rifilata al Bologna gli ha permesso di staccare ulteriormente Lautaro Martínez, e raggiungere quota 25 reti con una tranquillità disarmante. L’attaccante nigeriano è letteralmente esploso alla terza stagione in maglia azzurra: con una giornata ancora da disputare, ha segnato 1 gol in più rispetto alla somma di quanto fatto nelle stagioni 2020/21 (10) e 2021/22 (14), mostrando quella continuità in grado di proiettarlo insieme a Haaland tra i più grandi interpreti del ruolo al mondo.
Sotto la Curva a raccogliere l’abbraccio dei suoi tifosi in 8 giornate di fila dalla Sampdoria fino all’Empoli, con 10 reti tra cui le gemme incastonate in quelle trame sottili dove neanche Rui Patricio e Szczesny son riusciti ad allungarsi a sufficienza per evitare l’infausto destino di Roma e Juventus. Osimhen si è preso la scena sciorinando una varietà di colpi davvero impressionante: destro e sinistro, velocità, eccellente coordinazione anche in acrobazia, e terzo tempo di grande qualità come evidenziano i 7 centri di testa prendendo letteralmente l’ascensore per sovrastare il malcapitato difensore di turno. Tra il 22enne di Lagos e la storia c’è soltanto la Sampdoria: già retrocessa nonché tra le vittime preferite essendo stata già punita in 4 occasioni dove il Napoli ha sempre fatto bottino pieno. Osimhen va alla ricerca di un gol, per superare Ibrahimovic e portare a casa un prestigioso “triplete” personale: Scudetto, Pichichi in Serie A, e record di reti. Non male per un rapace con ampi margini di miglioramento ancora davanti a sé.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.