Friday-night allo Stadio Diego Armando Maradona, con gli uomini di mister Luciano Spalletti che incassano la prima sconfitta casalinga in campionato contro la Lazio, abile a sfatare il tabù che non la vedeva mai vincente a Fuorigrotta dal lontanissimo 2-4 del 31 maggio 2015. Da allora il Napoli era rimasto imbattuto per 7 gare, con 6 successi ed 1 pareggio.
Primo squillo di marca capitolina: traiettoria velenosa di Luis Alberto su calcio piazzato, stacco di Vecino con la palla che scavalca Meret, ma Kim è lesto sul secondo palo a salvare la porta del Napoli allontanando oltre la traversa. Al 16’ ci prova Zielinski dai 25 metri, ma c’è solo precisione con scarsa potenza, e Provedel blocca a terra senza patemi. Pochi giri di lancette più tardi splendida azione personale dell’ex Hysaj sulla corsia mancina, palla a centro area per la bordata di Milinkovic-Savic murata da uno strepitoso Kim. Il Napoli non sta a guardare e si fa pericoloso in ripartenza con Patric costretto alle maniere forte per bloccare Osimhen involatosi in capo aperto. Punizione e giallo per il difensore spagnolo, Osimhen finalizza lo schema ma trova una deviazione e la sfera si perde oltre il fondo. Al 25’ azione corale del Napoli: Zielinski per Osimhen, tacco del capocannoniere del campionato per la sassata di Anguissa dalla distanza che costringe Provedel a un colpo di reni spettacolare per mantenere la propria porta inviolata. Al 30’ Kvara ubriaca di finte Marusic, suggerimento per Lobotka che non inquadra lo specchio e l’azione sfuma. Ancora Lazio quando Felipe Anderson non riesce ad impensierire Meret calciando troppo debolmente in diagonale.
Al 51’ Napoli pericoloso con Kvaratskhelia, che sugli sviluppi di un corner prova una rasoiata respinta dalla difesa biancoceleste oltre la linea di fondo. Gli azzurri continuano a premere, con Lozano che scarabocchia il destro da posizione favorevole. Al 55’ Zielinski subisce l’ostruzione di Luis Alberto, guadagnandosi un calcio di punizione all’altezza della lunetta: calcia Kvaratskhelia ma la mira è imprecisa. Brividi in casa Lazio quando gli uomini di Spalletti combinano sull’asse Di Lorenzo/Osimhen/Zielinski, con la gran botta del centrocampista polacco che scheggia il palo alla sinistra di Provedel. Al 65’ Kim è provvidenziale in chiusura su Immobile, poi a sorpresa i capitolini sbloccano il risultato con un tracciante al termine di un batti e ribatti al limite dell’area. Entrano Politano ed Elmas, e quest’ultimo mette subito in apprensione Provedel dai 30 metri. La fortuna non sorride ai padroni di casa quando l’inzuccata di Osimhen, su spiovente di Kvaratskhelia, si stampa in pieno sul legno a portiere battuto. Entrano Simeone e Ndombele per un Napoli sempre più a trazione anteriore, e Patric è costretto a metterci una pezza sulla splendida imbucata di Ndombele verso Osimhen. Nel miglior momento del Napoli, i capitolini pareggiano il conto dei legni con una punizione di Milinkovic-Savic che esce dopo aver accarezzato la parte superiore della traversa. Il pubblico del Maradona spinge gli azzurri nei minuti finali della gara, ma alla fine è la Lazio a portare a casa con sudore e sacrificio l’intera posta in palio.
NAPOLI – LAZIO 0-1
Rete: 22’ st Vecino
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera (45’+2 st Zedadka); Anguissa (25’ st Elmas), Lobotka (36’ st Ndombele), Zielinski (36’ st Simeone); Lozano (25’ st Politano), Osimhen, Kvatatskhelia. All: Spalletti
LAZIO (4-3-3) Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto (43’ st Cataldi); Felipe Anderson (13’ st Pedro), Immobile, Zaccagni (36’ st Cancellieri). All: Sarri
Arbitro: Luca Pairetto della Sezione AIA di Torino
Note: Ammoniti: Patric (L), Osimhen (N), Elmas (N), Cancellieri (L), Marusic (N). Corner: 8-3. Recupero: 0’ pt, 5’ st
Società, staff tecnico e squadra tutti insieme a festeggiare a cena la vittoria del campionato e la promozione in serie B.
