Napoli Calcio
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Napoli-Como 0-0. Pari a reti bianche al Maradona

Milinkovic-Savic ancora protagonista: dopo Lecce, si oppone dagli 11 metri anche a Morata

tempo di lettura: 6 min
di Giovanni Minieri
01/11/2025 20:03:44

Il profumo della grande sfida torna a riempire lo Stadio Diego Armando Maradona, dove il Napoli di Antonio Conte ospita un Como in piena fiducia. Una partita che intreccia tradizione e presente, storia e ambizione: da un lato i partenopei, forti di un dominio quasi assoluto nei confronti diretti, dall’altro i lariani, protagonisti di un avvio di stagione sorprendente e deciso.

Il bilancio parla chiaro: in 24 incroci di Serie A, il Napoli ha perso soltanto due volte contro il Como, vincendo ben 18 partite — un dato superato solo dall’Inter, che ne conta 19. Tuttavia, una di quelle due sconfitte risale proprio all’ultimo confronto, il 23 febbraio scorso, a dimostrazione che la sfida nasconde più insidie di quanto le statistiche lascino intendere. Eppure, al Maradona, la storia racconta un monologo azzurro: dodici partite, dodici vittorie, record assoluto che solo l’Inter — con la Pro Patria — è riuscita ad eguagliare nella storia del massimo campionato.

Il Napoli arriva all’appuntamento dopo aver ritrovato solidità difensiva: nell’ultimo turno è tornato a mantenere la porta inviolata, dopo sei gare consecutive con almeno un gol subito. Solo la Roma, con 16, vanta più clean sheet nel 2025 dei partenopei, fermi a 12. Tra le mura di casa, poi, la formazione di Conte non conosce sconfitta da quasi un anno: l’ultima risale all’8 dicembre 2024 contro la Lazio. Da allora, 15 gare al Maradona, 12 vittorie e 3 pareggi — una serie aperta di cinque successi consecutivi e la miglior striscia d’imbattibilità casalinga del campionato. In Europa, soltanto il Monaco può vantare una simile costanza: entrambe le squadre non hanno mai perso in casa nel 2025.

Ma il Como di Cesc Fàbregas non ha intenzione di recitare il ruolo di comparsa. Con 16 punti in nove giornate, i lariani hanno firmato il loro miglior avvio di sempre in Serie A, migliorando di sette lunghezze il rendimento dello scorso anno. Solo la Roma ha fatto di più in termini di crescita (+11). In trasferta, il Como ha ritrovato equilibrio: tre pareggi nelle ultime cinque gare esterne — due consecutivi — e una solidità che mancava dai tempi d’oro degli anni ’80.

A rendere la sfida ancora più interessante è il confronto sul piano del gioco: Napoli e Como sono le due squadre con il più alto possesso palla della Serie A (60.3% e 59.4%), ma i lombardi primeggiano nei recuperi offensivi (72, contro i 46 degli azzurri), segno di un pressing aggressivo e coraggioso.

Sui singoli, occhi puntati su Frank Anguissa, che ha già eguagliato il suo record personale di reti in una stagione con tre gol al Maradona, tutti di grande impatto fisico e presenza in area. Nessun altro centrocampista ha segnato più di lui di testa nell’ultimo biennio. In casa Como, invece, cresce la fiducia di Tasos Douvikas, autore di quattro gol tutti al Sinigaglia ma desideroso di sbloccarsi anche in trasferta, dopo l’ultima marcatura lontano da casa quasi un anno fa.

Dopo 2 minuti il Napoli approfitta di un recupero alto di Anguissa per provare a pungere: l’azione si sviluppa da destra a sinistra, ma Hojlund non trova il varco giusto per far male. La replica lariana non si fa attendere: Diao mette una gran palla in verticale per Morata, ma una diagonale sontuosa di Spinazzola evita guai. Non c’è un attimo di sosta. Gilmour allarga per Spinazzola che va subito da David Neres: rasoiata verso l’area piccola, con Hojlund che si imbatte nel muro comasco. Al 24’ gli ospiti dispongono di una ghiottissima occasione per sbloccare il risultato. Diao in posizione di sotto punta lancia Morata in campo aperto, con Milinkovic che sbaglia il tempo dell’uscita provando un calcio di rigore solare. Dal dischetto si presenta lo stesso attaccante spagnolo, ma la conclusione è centrale, con Milinkovic-Savic che si distende ed allontana il secondo tiro dagli 11 metri consecutivo dopo quello di Lecce. Il Napoli prova a cavalcare l’onda psicologica positiva, e McTominay cerca il jolly da posizione defilata senza successo. Al 32’ il centrocampista scozzese si ripete con una bordata potentissima dai 30 metri, con Butez che si tuffa alla propria sinistra ed allontana la minaccia. Il batti e ribatti è tambureggiante. Diao si rende protagonista di un coast to coast di oltre 50 metri, ma si perde sul più bello incartandosi a due passi da Milinkovic-Savic. Poco dopo nuova tegola per Antonio Conte: si ferma Gilmour per infortunio, al suo posto Elmas. McTominay è il più propositivo della squadra partenopea, ma il bunker di Cesc Fabregas resiste senza eccessivi patemi. Al 40’ Politano, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, calcia al volo ma la mira è imprecisa. Pochi giri di lancette più tardi Elmas si mette in proprio, ma il suo tiro è telefonato, con Butez che ringrazia per il regalo. Nel finale il forcing del Como produce due azioni pericolose: prima Diao sfiora il palo alla destra di Milinkovic-Savic, poi Nico paz lasciato colpevolmente solo all’altezza della lunetta, ciabatta la sfera con la torcida azzurra che può tirare un sospiro di sollievo. 

All’uscita dagli spogliatoi c’è subito Gutierrez per Spinazzola. E’ subito il terzino classe 2001, a sfiorare il vantaggio con una sassata dal limite sulla quale è attento Butez. Al 56’ Politano si gira in un fazzoletto, e calcia di prima intenzione testando i riflessi dell’estremo difensore lariano. Al 61’ Rrahmani in extremis anticipa Morata, poi c’è un nuovo cambio con Lang per David Neres. La squadra di Cesc Fabregas amministra il gioco attraverso il possesso palla, con gli azzurri che girano per larghi tratti della seconda frazione di gioco a vuoto. Hojlund svetta più in alto di tutti su cross di Politano, ma la girata è troppo lenta e prevedibile per impensierire Butez. Antonio Conte si gioca nel finale gli ultimi cambi: boato per il ritorno sul rettangolo verde di Lobotka: insieme allo slovacco entra anche Lucca. E’ proprio l’ex Udinese a disporre di una buona chance di testa, ma indirizza la sfera verso la porta lariana con poca convinzione. Dopo 4 minuti, arriva il triplice fischio finale: è pari a reti bianche tra Napoli e Como. 


NAPOLI-COMO 0-0

NAPOLI (4-3-3) Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola (1’ st Gutierrez); Anguissa, Gilmour (37’ pt Elmas), McTominay; Politano (42’ st Lobotka), Hojlund (42’ st Lucca), David Neres (27’ st Lang). All: A. Conte
COMO (4-2-3-1) Butez; Smolcic (25’ st Posch), Ramos, Kempf (7’ pt Diego Carlos), Valle; Caqueret (25’ st Da Cunha), Perrone; Addai (37’ st Rodriguez), Nico Paz, Diao; Morata (37’ st Douvikas). All: C. Fabregas
Arbitro: Luca Zufferli della Sezione AIA di Udine
Note: Morata (C) al 27’ pt fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Perrone (C), Anguissa (N), Smolcic (C), Fabregas (C) , Politano (N), Elmas (N). Corner: 4-2. Recupero: 4’ pt, 4’ st

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