Napoli Calcio
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Napoli-Atalanta 3-1. David Neres (doppietta) e Lang abbattono la Dea

Vittoria pesante degli azzurri, che tornano alla vittoria dopo 3 gare

tempo di lettura: 7 min
di Giovanni Minieri
22/11/2025 22:42:49

Questa sera al Diego Armando Maradona va in scena una sfida dal sapore particolare, un incrocio che negli ultimi anni ha regalato emozioni, gol e soprattutto grande equilibrio. Basti pensare che l’ultimo pareggio tra Napoli e Atalanta in Serie A risale addirittura all’ottobre 2019: da allora, sei vittorie degli azzurri e cinque dei bergamaschi, a conferma di un duello sempre aperto. Una sfida nella sfida, considerando anche che la Dea è riuscita a segnare almeno due reti in ognuna delle ultime tre gare contro il Napoli, e non ha mai fatto meglio nella propria storia recente.

Un altro dato da tenere d’occhio arriva dalle ultime sfide disputate proprio qui, a Fuorigrotta: l’Atalanta ha vinto 3-0 le due più recenti trasferte di campionato al Maradona, e non è mai riuscita a spingersi fino a tre successi esterni consecutivi contro i partenopei. Un traguardo che nella loro storia hanno centrato solo contro il Sassuolo, tra il 2016 e il 2019.

Il Napoli arriva a questo appuntamento con una motivazione doppia: interrompere il digiuno offensivo – tre gare senza gol nelle ultime cinque, comprese le due più recenti – e difendere un fortino che dura ormai da 16 partite di Serie A. Nessuna sconfitta interna dall’ultimo weekend del 2024, un dato che colloca gli azzurri come unica squadra dei cinque principali campionati europei ad aver mantenuto inviolato il proprio stadio in tutte le partite casalinghe del nuovo anno solare. L’ultimo precedente così lungo risale al 2021, con una striscia che arrivò fino a 18 risultati utili.

Dall’altra parte, l’Atalanta vive un momento più complicato: dopo un avvio convincente, con due vittorie nelle prime quattro giornate, la squadra orobica non ha più trovato il successo nelle successive sette partite. Una striscia negativa che non si vedeva dal 2018, e che richiama addirittura quella tra il 2015 e il 2016, quando i bergamaschi arrivarono a 14 gare senza vittorie. Anche il rendimento esterno non è dei più brillanti: una sola vittoria nelle prime cinque trasferte, cosa che non accadeva dal 2017/18.

Occhio poi ai “momenti” della gara: l’Atalanta è la squadra che segna di più nei 15 minuti prima dell’intervallo, mentre il Napoli dà il meglio nei primi 15 dopo il rientro dagli spogliatoi. Se ci sarà un gol a cavallo dei due tempi, insomma, non sarà una sorpresa.

A livello individuale, fari puntati su due protagonisti in cerca di conferme. Scott McTominay non partecipa a un gol da tre partite e, nelle sue due strisce negative più recenti, arrivò a quattro gare senza gol o assist: la quarta, curiosamente, fu proprio contro l’Atalanta. Dall’altra parte Ademola Lookman vede il Napoli come una delle sue vittime preferite: cinque gol in Serie A contro gli azzurri, inclusa la doppietta firmata l’anno scorso proprio qui al Maradona.

Tutto è pronto dunque per una gara ad alta intensità, ricca di storie, statistiche e incroci che promettono spettacolo. Napoli e Atalanta si ritrovano faccia a faccia in un momento cruciale della stagione, con l’obiettivo comune di dare una svolta e rilanciarsi. E allora, che lo spettacolo abbia inizio.

Serata gelida al Maradona, con il Napoli di Antonio Conte voglioso di scaldare i cuori dei supporters accorsi nel tempio di Fuorigrotta per spingere la squadra in un momento cruciale della stagione. Gli azzurri sono a secco di vittorie e gol da 3 partite in tutte le competizioni, e sono chiamati ad invertire la rotta nel match contro l’Atalanta, che apre un ciclo terribile mettendo in gioco tutte le competizioni.
A causa dell’infortunio di Anguissa, Antonio Conte decide di abbandonare la difesa a 4, passando ad un 3-4-3 frizzante ed esplosivo. Rrahmani si sistema al centro della difesa, con Beukema e Buongiorno braccetti a difesa di Milinkovic-Savic. Doble pivote formato da Lobotka e McTominay, con capitan Di Lorenzo e Gutierrez a farsi largo sulle corsie esterne. Il riferimento offensivo è ovviamente Hojlund, supportato da David Neres e Lang. 

Subito pericolosi i padroni di casa dopo appena 3 giri di lancette: David Neres vince il duello con Lookman lasciandolo sul posto, palla in mezzo verso Di Lorenzo che trova soltanto l’esterno della rete. Al 14’ Hojlund, steso da Hien, si guadagna una punizione interessante dal lato corto sinistro dell’area di rigore. Lobotka lascia la battuta a Lang, ma lo spiovente teso viene allontanato dalla retroguardia orobica. Passano pochi minuti, ed il Napoli passa in vantaggio. Strepitosa azione sull’asse Di Lorenzo-Hojlund-David Neres: il brasiliano brucia Ahanor e fredda Carnesecchi in uscita trovando la prima gioia stagionale. E non sarà l’ultima. Al 29’ McTominay ci prova dai 25 metri ma non trova lo specchio della porta. Gli uomini di Antonio Conte serrano le linee, arretrano leggermente il baricentro per recuperare energie e colpire in transizione. De Ketelaere mette in brividi con un velenoso mancino dalla lunetta, quindi Pasalic approfitta di una serie di fortunosi rimpalli, e fa partire un destro a giro da posizione centrale che finisce ben lontano dalla porta di Milinkovic-Savic. Nel momento di maggior pressione bergamasca, il Napoli arrotonda il risultato. Di Lorenzo intercetta di testa un rinvio di Carnesecchi, McTominay verticalizza di prima intenzione per David Neres, che ruba il tempo al proprio diretto marcatore e fa doppietta andando a raccogliere il caloroso abbraccio della Curva. L’Atalanta accusa il colpo, e sul filo dell’intervallo incassa anche il terzo gol. Sugli scudi ancora un volitivo Di Lorenzo: rientra sul mancino per crossare con il piede debole, terzo tempo di Lang a sovrastare De Roon, e primo gol in maglia azzurra per il discontinuo attaccante olandese.

La prima occasione della ripresa è di marca partenopea. Lang si guadagna un ottimo calcio piazzato dai 20 metri, in posizione centrale. Si incarica della battuta McTominay, ma la sassata è troppo centrale per creare grattacapi a Carnesecchi. Al 52’ l’Atalanta prova a riaprire la gara: spiovente di Bellanova per il neo-entrato Scamacca, che fa partire una gran botta al volo che non lascia scampo a Milinkovic-Savic. Ovazione del Maradona quando capitan Di Lorenzo chiude su Lookman con una diagonale sontuosa. De Ketelaere cerca il jolly dalla distanza senza esito, quindi Milinkovic-Savic fa valere i propri riflessi per opporsi a Scamacca. Antonio Conte cambia gli esterni inserendo Politano ed Elmas, quindi arriva l’esordio stagionale per Mazzocchi chiamato a rimpiazzare Gutierrez. Milinkovic-Savic chiude la strada anche a Lookman, quindi brividi sulla girata di testa di Scamacca su cross velenoso di Samardzic. I campioni d’Italia non stanno a guardare e provano a pungere nei minuti finali. Elmas, direttamente da calcio d’angolo, impegna Carnesecchi. Poco più tardi Lucca, lanciato in contropiede, perde l’attimo e si fa rimontare da Kossounou. Dopo 5 minuti di recupero, Di Bello fischia la fine, con il Napoli che può finalmente festeggiare 3 punti di platino.


NAPOLI-ATALANTA 3-1

Reti: 17’ pt Neres (N), 38’ pt Neres (N), 45’ pt Lang (N), 7’ st Scamacca (A)

NAPOLI (3-4-3) Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani (18’ st Juan Jesus), Buongiorno; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez (24’ st Mazzocchi); David Neres (24’ st Politano), Hojlund (29’ st Lucca), Lang (24’ st Elmas). All: A.Conte
ATALANTA (3-4-1-2) Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Ahanor (1’ st Kossounou); Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta (16’ st Zalewski); Pasalic (1’ st Scamacca); De Ketelaere (32’ st Samardzic), Lookman (37’ st Maldini). All: R. Palladino
Arbitro: Marco Di Bello della Sezione AIA di Brindisi
Note: Ammoniti: De Roon (A), Zappacosta (A), Juan Jesus (N).  Corner: 5-3 Recupero: 1’ pt, 5’ st.  

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