«L’umore dello spogliatoio deve essere arrabbiato, arrabbiati con noi stessi, perché la partita di Modena non è stata giocata secondo i nostri standard, né di atteggiamento né di morso, ma sotto ritmo -esordisce così il tecnico delle vespe- Se giochiamo le partite senza quella bava alla bocca contro squadre forti, non va bene. L'obiettivo è avere fame, andare con quella cattiveria addosso e andare sempre forte. Artistico viene da Francavilla in C come altri della nostra squadra. Domani giocheranno i giocatori con la fame di andare addosso e vincere i contrasti. I ragazzi si allenano con grande spirito di sacrificio. Quelli che vedo più cattivi e accesi, li faccio giocare. E Artistico e uno di questi, che mi mette in dubbio per la partita di domani. Il corso per Allenatori? Sono esperienze con persone preparate e con un vissuto importante. Ti dà sempre tanto e mi fa molto piacere. L’aspetto tattico tanto si basa sulla velocità, tanto sull’atteggiamento. Domenica ci ha mandato un messaggio. Uno degli aspetti predominanti del calcio di oggi è il furore. Le prime quatto partire l'abbiamo fatto benissimo, ma prima non eravamo fenomeni. Abbiamo avuto l'atteggiamento diverso, di sfida e la sfida era occasione per misurarsi con squadre importanti. Anche Palermo dove abbiamo sbagliato atteggiamento. Alla squadra chiedo più attenzione nelle due aree di rigore si determinano le partite. Più andare addosso, più furore, più corsa. Chiedo di giocare con la bava alla bocca. Il Pisa è una squadra forte, che non ha bisogno più di tanto. La preparazione si sposta di poco dalla partita, che sarà difficile. Squadre importanti ne affronteremo tante. Abbiamo la necessità di mettere in campo la nostra adrenalina e stare attaccati al nostro obiettivo. Dobbiamo far punti, e giocare la partita di domani con l’atteggiamento giusto. Tutto va in base dall'atteggiamento. Come gente che lotta. Dobbiamo essere valutati sotto questo aspetto. Non è tanto il risultato il mezzo di valutazione, perché talvolta può essere casuale. Noi dobbiamo essere valutati come gente che lotta. Quando manca questo aspetto, è giusto che la Juve Stabia subisca le critiche. La Juve Stabia deve lottare per 45 minuti. Fare contrasti ed essere veloci nel gioco. Quel centimetro di differenza lo troviamo nell'atteggiamento. Le affronteremo tutte al di là degli episodi. Il nostro atteggiamento non deve dipendere da niente. L'identità della Juve Stabia è quello di correre. Avere la sensazione del pericolo sempre con grande attenzione. Dobbiamo scendere in campo come una squadra che ha fame. Nessuno deve avere alibi, né tanto meno il sottoscritto. È un gruppo che viene al campo con fame. Le scelte è normale che sono condizionate dal momento o dagli infortuni. Bellich ha un problema è Andreoni continua ad avere problemi fisici. Ma abbiamo recuperato appieno Varnier e domani sarà in campo dal primo minuto. Moracchioli è fuori da un po e non so per quanto ci rimarrà.»
Le parole del tecnico delle vespe alla vigilia della trasferta di Genova.