Il tecnico delle Vespe ha esordito elogiando l’esordio di Marotta, «sicuramente positivo, poiché ci ha dato un’ulteriore spinta. È un giocatore che proviene dalla cadetteria e dunque, si è assunto una grossa responsabilità quale quella di insegnare qualcosa ai propri compagni. E credo che abbia avuto un ottimo approccio alla gara con il Catania. È chiaro che ci sono partite nelle quali non puoi permetterti di sbagliare nulla. C’è stato l’errore al centrocampo dal quale è scaturita la punizione e di conseguenza il gol del pareggio. In altre situazioni, come a Foggia o Monopoli, è mancato il cinismo sotto porta. Tutti aspetti che conosciamo, ma che dobbiamo sicuramente migliorare.»
Ancora una volta il 3-5-2 ha giovato alla squadra nell’arco dei 90 minuti. «Un modulo che ci sta dando la compattezza giusta, ma è anche grazie agli uomini più in forma. E per la sfida di domani avremo nella nostra rosa diverse opzioni.»
Sarà opportuno sfruttare le nuove risorse per sfatare il tabù trasferta. «il Francavilla è sempre stata una squadra da tenere in forte considerazione. Rispetto al girone di andata, i biancazzurri hanno trovato una compattezza più solida. Cambiando alcuni interpreti, non nego di avere delle incertezze. Ho una scarsa conoscenza con alcuni uomini, ma credo ci siano i presupposto per vedere una partita molto combattuta. Mi aspetto lo stesso spirito dal Francavilla che sta facendo un buon campionato. Andremo lì con la consapevolezza di fare una partita attenta. La Juve Stabia ha un anima di chi vuole fare risultato contro una squadra forte.»
Una sola vittoria in trasferta nel 2020. «Purtroppo non mi sento di parlare di fattore campo, vista l’assenza del pubblico. Ci sono annate in cui non riesci a sfatare i tabu. Foggia e Monopoli ci avrebbero visti tornare a casa a bottino pieno. Veniamo meno negli episodi chiave delle volte e sono aspetti che hanno condizionato un risultato che sembrava in cassaforte come a Foggia. Evidentemente un problema c’è e abbiamo ancora la possibilità di cambiare questo rollino di marcia.»
Si passa dunque a un modulo che adoperi le due punte. Quale sarà il destino di Orlando? «è un calciatore forte, che ha fornito la sua massima espressione. Ma i calciatori forti quando li hai devi utilizzarli. Occorre mantenere un certo equilibrio: sicuramente la sua assenza ci è costata cara al di là del modulo e del sistema. Ma di sicuro non verrà trascurato.»
«Credo che Langella abbia chiarito un qualcosa che non necessita di chiarimenti. L’innesto di Iannoni non ha mai suscitato dubbi, né tanto meno Guarracino. Il primo è subentrato due volte, dopo l’uscita di Mastalli. Occorreva qualcuno che potesse filtrare e fornirci delle giuste qualità. Nella sfida con il Catania, il discorso non cambia: era necessaria la forza, che lui aveva, di ripartire. Senza trascurare il fatto che mi ha dato segnali positivi.» Gli indisponibili e i tempi di recupero: «Garattoni è già tornato a mia disposizione. Oggi è in una condizione accettabile. Cernigoi e Lia sono ancora indisponibili e non posso ancora dare indicazioni precise circa i tempi di recupero.»
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»