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Juve Stabia - Crotone 1-2 - Il patron Andrea Langella esige rispetto. «Sistema arbitrale della Lega Pro indecente, meritiamo rispetto per i nostri sacrifici»

Mister Pochesci. «Ero certo della prestazione, ai ragazzi ho detto di liberare le proprie idee». Pandolfi. «Ora siamo più offensivi». Lerda guarda al primato. «Espulsione determinante per il risultato, ora dovremo continuare a far punti»

tempo di lettura: 5 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
02/02/2023 01:07:21

Il patron Andrea Langella

La Juve Stabia esige rispetto. Al termine del match perso 2-1 in casa contro il Crotone, il padron delle vespe Andrea Langella esterna tutto il proprio dissenso per l’espulsione di Caldore che ha influito in maniera determinante sull’andamento della sfida. «Esigiamo rispetto – ha tuonato il massimo dirigente gialloblù –, il sistema arbitrale della Lega Pro è indecente. Sono molto amareggiato per i frequenti episodi avversi, è inconcepibile espellere un calciatore dopo 7 minuti per un fallo che neanche c’era. Faccio appello agli organi preposti affinché siano presi dei provvedimenti, continuando così noi saremo costretti ad abbandonare la società perché facciamo enormi sacrifici e ci ritroviamo troppe volte ad essere vittime di decisioni incomprensibili». Si concentra sulla disamina del match nella sua totalità mister Sandro Pochesci. «Non parlo dell’arbitro – ha esordito il trainer stabiese –, fa parte del gioco e avete visto tutti l’episodio. Ero certo della prestazione del collettivo, i ragazzi mi hanno mostrato sin da subito grande curiosità. Siamo partiti con il 3-4-1-2, poi dopo l’espulsione siamo passati ad un 4-3-1-1. Io non mi spiego come Pandolfi possa fare ancora la serie C, neanche in B vedo attaccanti così forti. Io poi gioco con il trequartista dal 1999, a Silipo ho detto di giocare come voleva a patto che quando era di spalle giocasse ad un tocco per poi andare a riprendersela. Mi ha chiesto se dovesse rientrare e gli ho detto di guardare solo il numero 10 per andare a rubargli palla e ripartire. Questa è la mia filosofia. Mi è dispiaciuto dover rinunciare a D’Agostino, altro calciatore che avrebbe potuto fare la differenza. Questo è un attacco che può far male, non certo da appena 22 gol. Mi piace parlare del carattere di questo gruppo, abbiamo realizzato un bel gol e ci siamo sacrificati moltissimo. Quando il Crotone ha messo le 2 punte centrali sono passato al 4-4-1, peccato per la rete del raddoppio giunta per effetto di quelle seconde palle su cui abbiamo lavorato molto in settimana. Ho detto ai ragazzi di andare in campo e divertirsi per sognare in grande, con questa determinazione faremo tanti punti. Il mio obiettivo è far giocare questa squadra a uno-due tocchi, nel caso di tre o più avrò fallito. Io non ho studiato molte gare della Juve Stabia e in quelle che ho visto non ricordo un possesso di palla basso per uscire e far male all’avversario, invece nei primi minuti siamo usciti diverse volte con il nostro difensore centrale, cosa che io chiedo per avere superiorità numerica. Di certo dovremo lavorare sull’intensità, per arrivare alla mia occorrerà tempo. Questo è un organico forte a cui, quando mi è stato riferito che prima erano un po’ bloccati, ho detto di liberare il genio e sostenere chi ha qualità mancando in qualcos’altro. Le finali le decidono sempre i campioni, non i calciatori normali e ciò ci deve spingere a supportare chi ha talento e non a bacchettarlo rischiando di perderlo. A parte le prime due che fanno un campionato a sé, il torneo è equilibrato e basta un risultato per perdere o guadagnare posizioni. Sono consapevole che questo mese soffriremo, poi tra trenta giorni vedremo un’altra squadra. I risultati sono casuali, è la prestazione che non deve mancare mai. Ringrazio i tifosi per il sostegno, sono una persona passionale e ho ancora i brividi a ripensare ai cori del Menti. Sembrava che fossero in campo». Dedica la propria attenzione al nuovo corso Luca Pandolfi, autore del momentaneo 1-1. «Volevamo giocare una partita di spessore contro una grande squadra – ha spiegato l’attaccante –, avevamo una voglia immensa di dimostrare ai nostri tifosi che ci siamo e lottiamo per questa maglia. Personalmente, oggi mi sono trovato maggiormente a mio agio grazie al modulo più offensivo rispetto al passato. Il nuovo allenatore vuole che noi attaccanti restiamo in area e segniamo, non ci chiede i continui ripiegamenti difensivi della gestione precedente. Ho battagliato con i difensori e ciò mi piace molto. Rispetto al recente passato, occupiamo maggiori spazi in area avversaria coprendo un po’ meno in fase di non possesso. Dopo 6 mesi di lavoro, ci è chiaramente dispiaciuto l’addio di Colucci ed è per questo che Pochesci ci ha trovati un po’ giù di morale. Da gruppo compatto abbiamo deciso di reagire approcciando la partita in maniera aggressiva, d’altronde in appena due giorni abbiamo potuto solo ricevere degli input. Di fronte avevamo una formazione forte che gioca un bel calcio, a tratti ci ha messi sotto anche se onestamente non so in parità numerica come sarebbe potuta finire. Alla lunga siamo stati bravi ad uscir fuori, poi è chiaro che giocare un’intera partita in dieci uomini è dura. Ora ci concentreremo su una sfida alla volta, sarebbe inutile fasciarsi la testa guardando il calendario. I tifosi per noi sono fondamentali, li ringrazio per averci sempre sostenuti ovunque e anche con il Crotone ci hanno dato una grossa mano. Lotteremo sino alla fine anche per loro». Si gode di contro il successo un Lerda che continua a mirare la vetta della classifica. «Cercheremo di conquistare quanti più punti possibili – ha dichiarato l’allenatore del Crotone –, le partite sono ancora numerose e altrettante saranno le insidie per noi e per il Catanzaro. Cercheremo di riaprire il campionato sino alla fine. Portiamo a casa questo successo prezioso su cui ha chiaramente inciso l’episodio dell’espulsione. La Juve Stabia ha fatto il massimo, noi avremmo dovuto essere più lucidi nelle decisioni finali. Mi riferisco soprattutto alle chances per il raddoppio non sfruttate dopo l’1-0, fattore che ci ha poi portati ad incassare l’1-1 sul bellissimo cross di Mignanelli che ha tagliato l’area di rigore. Nel finale abbiamo cinto d’assedio l’area avversaria meritando il gol. Continueremo a battagliare per il primato con la medesima grinta». Il girone C è ancora aperto.

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