Mister Ignazio Abate è salito in sala stampa al “Romeo Menti” per rispondere alle domande dei media alla vigilia della sfida tra Modena e Juve Stabia, in programma domani alle 15:00 allo stadio “Braglia”. La squadra gialloblù, approfittando del rinvio della gara contro il Bari, ha avuto modo di recuperare energie in vista di una delle trasferte più impegnative della stagione.
«È stata una settimana particolare – ha spiegato Abate –. Eravamo in pochi ad allenarci. Bellich è tornato in gruppo e sta bene, ma per il resto non recuperiamo nessuno. Gabrielloni è da valutare, mentre Maistro ha avuto un piccolo problema. Mi è dispiaciuto non giocare in casa davanti ai nostri tifosi, ma ci presenteremo a Modena con la solita mentalità, senza piangerci addosso».
Il tecnico ha poi parlato dell’avversario, attualmente primo in classifica con 21 punti: «Mi aspettavo il Modena capolista: è una squadra costruita con mentalità forte, allenata da un tecnico preparato come Sottil, con doppioni in ogni ruolo e tanta esperienza. Non dobbiamo viverla come un ostacolo insormontabile, ma come un’opportunità. Mi dispiace solo non avere i nostri tifosi al seguito: per i ragazzi è un danno, la loro spinta è benzina pura».
Abate ha ribadito la necessità di affrontare la partita con umiltà e fiducia nel gruppo: «Ci sono delle difficoltà, ma le certezze si costruiscono sul campo, senza alibi. I ragazzi hanno lavorato bene, con lo spirito giusto. Questo gruppo ha valori umani importanti e merita di essere sostenuto. Dobbiamo mantenere la categoria e affrontare ogni avversario con umiltà, senza snaturarci, ma con la nostra identità».
Sul piano tattico, il mister ha le idee chiare: «Schiererò la squadra che mi dà più garanzie. Il Modena gioca con il 3-5-2, è una squadra diretta e fisica. Dovremo essere bravi nei duelli e anche un po’ fortunati. Ma dobbiamo cercare la fortuna giocando a calcio, sapendo anche soffrire nei momenti difficili».
Il tecnico ha poi sottolineato il valore del gruppo e la crescita dei più giovani: «Alla lunga è il gruppo che fa la differenza. Chi gioca meno è fondamentale perché tiene alto il livello degli allenamenti. I giovani stanno crescendo bene e questo mi rende felice: mi hanno dato l’impressione di solidità e maturità».
Sulle statistiche e sul tabù del “Braglia”, Abate è stato chiaro: «Non mi lascio influenzare dai numeri. Penso solo a noi, a migliorare. Abbiamo troppe ammonizioni, ma è un gruppo giovane che deve crescere. Andiamo a Modena, dove la Juve Stabia non ha mai vinto, con l’obiettivo di smentire i pronostici».
Infine, un passaggio sulla sua esperienza personale e sui singoli: «Mi porto dietro tutto ciò che ho imparato da giocatore. Il calcio è in continua evoluzione e non bisogna mai sentirsi arrivati. Sono felice di essere partito dal basso, passo dopo passo. Quanto a Piscopo e De Pieri, li ho visti bene: stanno crescendo. Devono imparare ad adattarsi a ruoli diversi, fa parte della maturazione. Kevin è importante per il gruppo, deve solo trovare continuità mentale: è duttile e può giocare sia da esterno che da centrale».
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»