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Primavera di incidenti tra Castellammare e la penisola sorrentina: quattro vittime in meno di due mesi

Con la scomparsa di Aniello De Rosa, si allunga l’elenco dei motociclisti deceduti tra la costiera e l’area stabiese. Un dato che riaccende l’attenzione sulla viabilità e sulla sicurezza stradale.

tempo di lettura: 2 min
di Alessio Esposito
08/05/2025 15:53:41

Il decesso di Aniello De Rosa, 55 anni, avvenuto nelle scorse ore dopo un grave incidente lungo la Panoramica di Castellammare di Stabia, rappresenta l’ultimo episodio di una serie di sinistri stradali che, negli ultimi tempi, hanno provocato quattro vittime tra Castellammare e Penisola sorrentina. Tutti incidenti che hanno coinvolto motociclisti, in contesti diversi ma con elementi ricorrenti: strade a elevata percorrenza, impatti violenti e soccorsi tempestivi purtroppo non risolutivi.

L’incidente che ha coinvolto De Rosa si è verificato all’altezza della galleria per Gragnano. Le condizioni dell’uomo erano apparse subito critiche; nonostante il trasferimento all’Ospedale del Mare e un intervento chirurgico d’urgenza, nella notte è stato dichiarato il decesso.

A fine aprile, un altro scontro aveva provocato la morte di Benjamin Mujacic, 34enne residente a Sorrento, lungo via dei Platani a Piano di Sorrento. Secondo le ricostruzioni, dopo l’impatto tra il suo scooter e un’auto, era stato fatale il successivo urto contro un albero. Poco prima, il 21 aprile, sempre a Piano di Sorrento, lungo la Meta–Amalfi, aveva perso la vita Domenico Romano, 30 anni, originario di Meta, in un incidente che aveva coinvolto anche un secondo giovane, rimasto ferito.

Il mese di marzo si era aperto con un’altra tragedia. Jacopo Coda, 19 anni, era deceduto dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale a seguito di un impatto frontale con un minibus turistico a Tordigliano, nel territorio di Vico Equense. Il giovane era stato soccorso in elicottero e trasferito a Salerno. La famiglia ha poi autorizzato la donazione degli organi.

In tutti e quattro i casi sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi e le successive indagini. Le circostanze esatte dei singoli incidenti restano materia d’inchiesta, ma la loro frequenza ha posto nuovamente al centro dell’attenzione pubblica il tema della mobilità sulla rete stradale della costiera, già oggetto di discussione in precedenti occasioni.

Lungo i principali assi viari del comprensorio si registra quotidianamente un’intensa presenza di veicoli, legata tanto al pendolarismo quanto alla crescente attrattività turistica dell’area. Le due ruote rappresentano una scelta diffusa, spesso necessaria, per muoversi con maggiore agilità in un territorio a geografia complessa.

La sequenza di sinistri mortali di questa primavera rappresenta, oltre che una tragica contingenza, un dato significativo nel panorama della viabilità locale. La loro concentrazione in poche settimane riporta l’attenzione sul tema della sicurezza stradale.

A guidare la riflessione, non solo il dolore delle comunità colpite ma anche l’interesse per una lettura oggettiva dell’evoluzione del fenomeno, in un’area in cui la sicurezza stradale incrocia temi urbanistici, logistici e di sistema. La mobilità resta uno degli ambiti più delicati per un territorio che vive un’elevata pressione veicolare, sia interna che stagionale.

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