Un tirapugni nello zaino di un minorenne a Torre Annunziata. E la sensazione di una violenza e di un senso di prevaricazione che pervade anche i ragazzi tra i banchi di scuola. E poi ieri anche la denuncia social di una madre che racconta il pestaggio che ha avuto luogo nelle scorse sere in pieno centro a Pompei. La donna riferisce di aver ricevuto alle 21.30 la telefonata del figlio 15enne, direttamente dalla centrale della Protezione civile di piazza Schettini. “Mamma, sono qui, mi hanno picchiato”, le parole del giovane, che hanno spinto la donna a precipitarsi sul posto insieme al marito. “Lì troviamo mio figlio e tre sue amiche, terrorizzati da quanto era accaduto davanti al bar nel centro di Pompei, aggrediti da un gruppo di ragazzini senza alcun motivo”, sottolinea la mamma che poi entra nel merito dell’aggressione. “Hanno afferrato mio figlio alle spalle colpendolo a pugni sulla schiena”, evidenzia la donna. Una vicenda che evidenzia quanto stia dilagando la piaga delle baby gang, espressioni di un degrado sociale e di un vortice di violenza e bullismo che è divenuto allarmante tra i minorenni. Non è da meno la recente relazione dell’Antimafia, dalle cui risultanze emerge che tra i nuovi boss ci sarebbero anche alcuni minori, nipoti di capi dei clan storici che hanno seguito le orme dei loro predecessori. Piccoli corrieri della droga o anche giovani che di giorno chiedono il pizzo e di sera organizzano persino le stese, armati di pistole.
Altrettanto allarmante è il triste fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, quanto mai attuale, che riporta alla mente la vicenda di Alessandro, il 13enne di Gragnano volato giù dal quarto piano. Un dramma in merito al quale nei giorni scorsi è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto esprimere la sua solidarietà alla famiglia del ragazzo. Quelle minacce nei messaggi rinvenuti sul telefono di Alex hanno scoperchiato un vaso di pandora sul dramma interiore che il giovane avrebbe vissuto nei giorni precedenti alla sua morte.
Una deriva, dunque, che coinvolge tanti giovanissimi che si ispirano a cattivi esempi in un’escalation sempre più allarmante di violenza e di devianza.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»