Notte di apprensione e lavoro a Gragnano dopo la frana che ha investito la città l’altra notte a causa della forte pioggia. Per fortuna, nonostante un’altra intensa bomba d’acqua su tutta la zona, non si sono verificate altre frane sul monte Pendolo, ma comunque tutti gli enti sono rimasti in uno stato di massima allerta.
«Anche stanotte Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Carabinieri, Protezione Civile, Volontari e squadre operative sono stati sul posto a presidiare l’area e a rimuovere i detriti venuti giù con le pioggia – ha detto il sindaco Nello D’Auria - Senza sosta e senza tregua stiamo andando avanti sul fronte operativo e su quello burocratico per garantire l’incolumità dei cittadini».
La situazione, lentamente, sta tornando alla normalità ma resta lo stato di massima allerta e si pensa a come intervenire per mettere in sicurezza la collina oggetto di un devastante incendio questa estate e che sarebbe alla base della frana.
Fango e terreno che sono arrivati anche a Castellammare di Stabia dove molte strade sono ancora invase dai detriti. La situazioni di maggiori difficoltà si sono vissute in via Regina Margherita, piazza Principe Umberto e viale Puglia. Il Comune ha attivato la protezione civile e le squadre dei tecnici, ma nel tardo pomeriggio le difficoltà erano ancora tante. Percorrendo viale Puglia si rimaneva ostaggi della polvere che raggiungeva anche i piani alti delle abitazioni. Situazioni di particolare sofferenza anche al Viale Europa, all’incrocio con via Cosenza, dove sono dovuti intervenire direttamente commercianti e cittadini per tentare di rimuovere il terreno dai marciapiedi e dal centro della strada.
«Lento e poco risolutivo l’intervento del Comune» hanno accusato i cittadini. E questa mattina puntuale è arrivata un’interrogazione consiliare rivolta proprio al sindaco Luigi Vicinanza sottoscritta dai consiglieri comunai di minoranza Cimmino Antonio, D’Apice Pasquale, De Filippo Nicola e Federico Antonio. Nel testo dell’interrogazione si chiede al primo cittadino “se ha attivato le procedure previste dalla normativa vigente”, “se ha attivato il C.O.C (CENTRO OPERATIVO COMUNALE)” e “se ha avvisato gli organi competenti (protezione civile regionale)”. Quindi gli si chiede di “relazionare in merito alle disposizioni e iniziative messe in campo”.
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