"CI siamo sentiti poco prima di Pasqua per gli auguri".
tempo di lettura: 2 min«Provo un grande dolore per la perdita di una delle donne più rappresentative d'Italia». È il primo commento di Mario Faella, 93enne titolare dell'omonimo pastificio gragnanese, alla notizia della morte di Susanna Agnelli. La senatrice spentasi venerdì sera al policlinico Gemelli di Roma aveva stretto un ottimo rapporto di amicizia con il decano dei pastai gragnanesi. Fu l'allora senatore Mario D'Urso, negli anni novanta, a farle conoscere per la prima volta il laboratorio di piazza San Leone. E con il passare degli anni l'Agnelli era diventata una delle clienti più affezionate del pastificio. «Ci siamo sentiti poco prima di Pasqua per gli auguri - afferma l'anziano pastaio -, non avrei mai pensato che sarebbe stato il nostro ultimo saluto». Don Mario, costretto a letto da una contusione al ginocchio, ha appreso la triste notizia dalla televisione ma non ha voluto comunque far mancare la solidarietà dell'azienda. Ieri mattina infatti la famiglia Faella ha inviato un telegramma di cordoglio alla famiglia Agnelli, mentre alcuni dirigenti del pastificio parteciperanno ai funerali dell'ex senatrice che si svolgeranno lunedì mattina nel convento dei frati Passionisti a Monte Argentario (Grosseto). «Susanna Agnelli lascia un vuoto incolmabile anche per la città di Gragnano - afferma Sergio Cinque, amministratore delegato del pastificio e nipote di Mario Faella - Appena il mese scorso abbiamo inviato nella sua residenza romana un piccolo quantitativo di pasta sottile. In particolare, la senatrice preferiva gli spaghettini o le linguine di piccole dimensione che prepariamo soltanto per pochi clienti». In questi momenti di dolore il ricordo di Sergio Cinque si sposta all'ultimo incontro avuto con la senatrice a Roma. «È stato lo scorso inverno - continua il dirigente di Faella -, quando mi recai nella Capitale per motivi di lavoro. Incontrai la senatrice ai Fori Imperiali e lei si mostrò molto preoccupata per il nostro pastificio che da poco era stato colpito dall' incendio che distrusse tutto il piano terra. Le parole di Susanna Agnelli ci diedero la forza di ricominciare daccapo e anche gli attestati di solidarietà del nipote Urbano e degli altri componenti della famiglia ci furono molto d'aiuto in quel periodo».
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