Cronaca
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Castellammare - Primo incontro al Plinio Seniore per le celebrazioni nazionali dei duemila anni dalla Nascita di Plinio il Vecchio

Presente anche l'arcivescovo Mons. Alfano: «Mettiamo le basi per un futuro nuovo, grazie alla presa di coscienza di quello che è stato il nostro passato.»

tempo di lettura: 5 min
di Valeria Cimmino
05/05/2023 20:51:29

Si è tenuta ieri 4 maggio ore 17,00, presso l'Aula Magna del Liceo Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, la conferenza rievocativa “Il pathos della conoscenza e del mistero”, nell'ambito delle celebrazioni nazionali per il bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio. L'incontro, che ha aperto la manifestazione, non poteva che svolgersi nel liceo dedicato allo stesso Plinio, ubicato in quel luogo, Castellammare, antica Stabiae, che innegabilmente dal 79 d. C. ad oggi, conserva e tramanda il tragico ma indissolubile legame di Plinio con la città.

Fra dialoghi e performance, l'evento, moderato dal Prof. Pierluigi Fiorenza, ha saputo raccontarci avvenimenti del passato, già ben noti, in chiave “innovativa,” attraverso l'ausilio di strumenti tecnologici, e ha messo in luce aspetti di Plinio  usualmente meno tramandati.

Dopo i saluti della Dirigente scolastica, Prof.ssa  Fortuunella Santaniello, la quale, oltre ad annunciare che la manifestazione durerà due giorni,  ha sottolineato lo stretto rapporto fra il Liceo e Plinio. È intervenuta poi la Prof.ssa Carmen Matarazzo, Presidente dell'Associazione Certamen Plinianum, la quale ha ricordato che il  Certamen Plinianum fondato nel 1996,  nel corso degli anni ha acquisito grande importanza e rilevanza nazionale, tanto da farlo entrare nell'agenda del Comitato per le celebrazioni di Plinio: “Il messaggio di cambiamento che l'associazione vuole trasmettere è nel modo di intendere la realtà, la realtà di oggi che non prescinde dalla provenienza classica, infatti il modo di intendere oggi la realtà proviene dalle nostre tradizioni di classicità.”

Ha preso poi la parola la Prof.ssa  Anna Esposito, Presidente di Fidapa, che ha ringraziato “Libero Ricercatore” per l'aiuto dato nella realizzazione dei pannelli delle istallazioni, poste lungo il percorso espositivo all'interno dell'edificio scolastico, sottolineando che “è stato creato un raccordo fra. passato e presente”.

 

Un evento, questo, volto anche alla valorizzazione del nostro territorio di appartenenza; le radici, la  storia che da millenni costituiscono un'identità collettiva, affacciandosi su un mondo in evoluzione. Un territorio, dunque, da sempre, come la storia ci narra, aperto a scambi di cultura; oggi più che mai, grazie all'ausilio della tecnologia e dei sistemi multimediali. Ricordare, tramandare, acquisire ed ampliare, sono i più grandi strumenti di tutela e valorizzazione della nostra identità. Così l'intervento del giornalista Luigi Vicinanza, Presidente della Fondazione MAV di Ercolano, ha spiegato come il passato può essere elaborato attraverso il futuro, un futuro che è presente “Oggi Castellammare è una Città – Mondo, perché ha le prerogative per essere tale, poiché racchiude tutte le forme dal sublime all'infimo - continua - la tradizione ha bisogno di essere tramandata, altrimenti è sterile e muore, può vivere però solo se siamo in grado di rinnovarla” Vicinanza prosegue infine illustrando l'esperienza del MAV “Si parla di una realtà immediata, non è il futuro, ma è il presente perché il linguaggio multimediale avvicina i giovani alla cultura classica, facendoli toccare con mano ed immergere in quello che era il mondo antico.”

Tra i relatori, il Prof. Flavio Russo ha catturato la curiosità del pubblico, descrivendo i sistemi di trasmissione in epoca romana, “rivelando un interessante aneddoto che viene spesso trascurato”.

In sala era presente L'arcivescovo Monsignor Francesco Alfano: “Questo è un momento straordinario, sa quasi di magia, perché ci invita a fantasticare, senza farci allontanare dalla realtà e  la realtà ci parla del senso della storia. Oggi più che mai avvertiamo la necessità di recuperare la storia, perché , grazie a Dio il Vesuvio è ancora abbastanza fermo, ma ci sono altre eruzioni più forti e più sconvolgenti che producono cambiamenti, la fine di epoche, anche morte, e noi non possiamo assistere solamente guardando,  lamentandoci o girando la faccia dall'altro lato. Noi mettiamo le basi per un futuro nuovo, grazie alla presa di coscienza di quello che è stato il nostro passato. Non è orgoglio, né nostalgia, ma dovere e riconoscenza nei confronti di chi ci ha preparato la strada ed è senso forte di responsabilità.”

Il rapporto fra passato e futuro, fra responsabilità e dovere di ricordare il passato nel presente, per guardare al futuro, sono stati questi, dunque, altri temi ricorrenti del dibattito, insieme a quello della memoria come testimonianza, messa in evidenza dalla lettura integrale della lettera di Plinio il Giovane a Tacito, recitata dall'archeologo Gianmatteo Matullo.

La conferenza, inoltre, ha soprattutto visto la partecipazione degli studenti del Liceo Plinio Seniore, con tre performance, nel corso del  dibattito, e con le istallazioni artistiche delle riproduzioni  degli ambienti dell'antica Stabiae, allestite lungo i corridoi e nelle aule dell'edificio. Così Pierluigi Fiorenza:  “La scuola è il presente ma è soprattutto il futuro. Siamo in una scuola ed una scuola senza alunni non avrebbe senso”

Gli allievi che si sono esibiti nell'Aula Magna sono stati Francesco Iapicco della IV C G che ha esposto il percorso espositivo; Salvatore Iozzino con alcune letture, accompagnato da Benedetta Esposito alla chitarra; il coro degli alunni della IV A G con “Here The World” di Michael Jackson.

La manifestazione continuerà  nella giornata odierna, con l'esposizione degli allestimenti, che si aprono già all'entrata al piano terra con la riproduzione del Vesuvio, emblema della nostra storia e  simbolo di rinascita poiché la morte portata dal Vesuvio ha reso il passato immortale.

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