Tribunale di Napoli
Il Riesame accoglie la tesi della difesa: l’ipotesi di un errore nell’analisi patrimoniale. Un errore nel calcolo patrimoniale. È lo scenario che ha portato al dissequestro di un ristorante sul lungomare, per il quale nelle scorse settimane erano scattati i sigilli. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha sancito il dissequestro de “Le Tre Caravelle”, uno degli immobili riconducibili a Luciano Verdoliva. Quest’ultimo risulta indagato nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge figure ritenute vicine al clan D’Alessandro. Il collegio ha accolto le argomentazioni del difensore, l’avvocato Antonio de Martino, che ha prodotto una consulenza di parte per dimostrare la legittima provenienza del denaro utilizzato per l’acquisto del bene finito sotto sequestro a giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta Domino III.
L’operazione, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata, aveva portato a un maxi sequestro da 25 milioni di euro complessivi per diversi indagati nell’inchiesta che mira a far luce su attività criminali legate al gruppo di Scanzano. Tra i beni dissequestrati dai giudici del Riesame ci sono anche quelli di Angelo Schettino. Per gli altri indagati dell’inchiesta patrimoniale il Riesame si pronuncerà nei prossimi giorni. Nel frattempo, il dissequestro di uno dei beni più significativi intestati a Verdoliva segna un punto a favore della strategia difensiva. L’Antimafia potrà comunque ricorrere in Cassazione per tentare di ribaltare la decisione del Riesame.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»