Nel quartiere di Ponte Persica, a Castellammare di Stabia, regna il degrado. Sacchi neri e buste della spazzatura invadono i marciapiedi, costringendo i pedoni a camminare lungo la carreggiata, con evidenti rischi per la sicurezza stradale.
Questa mattina, come segnalato dal consigliere comunale Pasquale D’Apice, si è proceduto a una frettolosa operazione di pulizia con una pala meccanica. Un intervento che, secondo D’Apice, appare più come una mossa di facciata che una vera soluzione strutturale al problema dell’abbandono illegale di rifiuti.
«Mi trovo ancora una volta costretto a denunciare pubblicamente una situazione di degrado totale nella zona di Ponte Persica, ormai invasa da rifiuti abbandonati ovunque. Come mostrano chiaramente le immagini, i marciapiedi sono impraticabili: i sacchi della spazzatura occupano completamente lo spazio pedonale, obbligando i cittadini a camminare in strada, con gravi rischi per la loro incolumità.»
«Alla già nota inciviltà di chi abbandona rifiuti senza alcun rispetto per le regole, si aggiunge la vergogna dell’isola ecologica, il cui ingresso era diventato una vera e propria discarica a cielo aperto. Solo questa mattina — in coincidenza con il consiglio comunale convocato proprio sul tema rifiuti — si è provveduto a una frettolosa operazione di pulizia con una pala meccanica.»
«Un’operazione dell’ultimo minuto — denuncia D’Apice — che sa tanto di intervento di facciata, utile solo a salvare l’immagine ma non a risolvere i problemi. È inaccettabile che si agisca solo quando c’è da fare bella figura, ignorando per settimane lo stato reale del quartiere.»
Da qui l’appello all’amministrazione comunale affinché si proceda con decisione: intensificare i controlli, installare telecamere di sorveglianza nei punti critici e applicare sanzioni puntuali contro chi abbandona i rifiuti illegalmente.
«Serve una risposta concreta, non interventi spot per tamponare l’emergenza all’ultimo minuto. Ponte Persica e i suoi cittadini meritano rispetto, vivibilità e sicurezza. Non si può più tacere di fronte a questo scempio.»
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.