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Valori di nichel ancora oltre la norma nell’acqua della Madonna. E’ quanto riscontrano le analisi condotte dall’Arpac su un campione di acqua prelevato dalle fonti di via Duilio al completamento dei lavori di sostituzione delle tubature delle sorgenti. A questo punto, stando a quanto riporta oggi il quotidiano Metropolis, l’ipotesi avanzata dagli esperti è che ci sia qualche sversamento abusivo che inquina le falde acquifere. Se confermato, si tratterebbe di un vero e proprio reato ambientale che va scoperto e punito, anche perché a rischio c’è la salute di tantissimi cittadini che quotidianamente andavano a prelevare l’acqua dalle fonti stabiesi.
Le sorgenti, lo ricordiamo, sono ormai chiuse da circa 2 mesi tra le proteste dei cittadini che si vedono privati delle ormai uniche due fonti disponibili a Castellammare di Stabia su un patrimonio termale che vede 28 acque minerali finire in mare desolatamente. Ma come si spiega che alcune analisi condotte da privati non abbiano rilevato questi valori allarmanti di nichel nell’acqua? Secondo il team di lavoro composto dai tecnici comunali, ASL e Arpac, ad inquinare le acque potrebbe essere una officina abusiva che sversa di tanto in tanto veleni nel terreno e che questi finiscano poi per confluire nelle condotte delle acque minerali. Sversamenti che non avverrebbero costantemente, quindi, e per questo potrebbe capitare che analizzando le acque in momenti differenti non sempre i valori del nichel sarebbero oltre la norma.
E su questo fronte che si muoveranno ora congiuntamente tecnici e forze dell’ordine, mentre dal Comune confermano che le fonti rimarranno chiuse fino a quando non si avrà l’assoluta certezza che le acque non siano dannose alla salute dei cittadini.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.