Il divieto e le transenne che avrebbero dovuto impedire l’accesso all’acqua della Madonna sono stati rimossi da qualcuno per prelevare dalla fonte. Non si conosce il motivo per il quale sia stato compiuto tale illecito: dato certo è che un gesto del genere risulta essere piuttosto sconsiderato, in quanto nell’acqua della Madonna – così come in quella Acidula – è stata rilevata un’anomala presenza di nichel, di cui sono parzialmente composte le vecchie tubature ormai corrose a causa delle caratteristiche fisico-chimiche delle acque.
Tale sostanza – se ingerita in una certa quantità – può causare disturbi gastrointestinali quali mal di testa, nausea, vomito e, nei casi più gravi, emorragia gastrica. Data l’assenza di segnaletica – oramai rimossa – i cittadini non informati hanno prelevato l’acqua inquinata dalla fonte. Nella giornata di ieri la Polizia Municipale è tempestivamente intervenuta a ripristinare i sigilli.
Risale a due settimane fa l’ordinanza sindacale che ordina il divieto di prelievo dall’acqua della Madonna e di quella Acidula. Attualmente, le due fonti sono solo soggette ad atti illeciti e la zona circostante è abbandonata all’incuria.
Per raggiungere l’acqua Acidula partendo dalla fonte dell’acqua della Madonna si passa per via Caio Duilio, strada che versa nel più totale degrado. In questa zona l’erba è cresciuta a tal punto da fuoriuscire dalle staccionate che circondano l’arredo urbano, dove tra l’altro non mancano rifiuti abbandonati. In una zona verde c'è un ampio foro nel suolo in cui scorre l’acqua della Madonna, circondato da transenne e nastri che emergono dall’erba alta. Al contrario dell’Acqua della Madonna che continua a sgorgare, dalle bocchette d'erogazione di quella Acidula fuoriesce ancora un filo d’acqua che scorre sulle mattonelle rotte.
Dopo due settimane dall’ordinanza N° 97/2021 – con cui viene vietato l’accesso alle fonti – non è emerso nulla riguardo gli interventi necessari all’eliminazione della non-conformità delle acque.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»