Parteciparono al raid contro il cognato del boss D'Alessandro, arriva la sentenza per i due minorenni fiancheggiatori di Vincenzo Di Somma, figlio del boss detenuto Raffaele ‘o ninnillo.
tempo di lettura: 1 minImmagine di repertorio
Parteciparono al raid contro il cognato del boss D'Alessandro, arriva la sentenza per i due minorenni fiancheggiatori di Vincenzo Di Somma, figlio del boss detenuto Raffaele ‘o ninnillo. Il tribunale dei minori di Napoli ha condannato a 3 anni e 8 mesi G.P. mentre è arrivata l'assoluzione per R.L. che ha lasciato la casa di accoglienza dei Colli Aminei ed è tornato in libertà. G.P. dovrà scontare la pena in una casa lavoro, a lui è stata contestata anche l'aggravante mafiosa. I due 'muschilli' fecero da 'vedette' per il rampollo di Santa Caterina. I fatti risalgono al novembre del 2012 quando Vincenzo Di Somma, rampollo del rione Santa Caterina, sparò in via Campo di Mola ferendo Nunzio Girace alias ‘o mericano, cognato di Michele D'Alessandro figlio di Luigi. Per Di Somma la pescheria di Girace era nel suo territorio e quindi doveva versare la somma di 20mila euro per il padre carcerato. Questa la ricostruzione fatta dai pm della Dda di Napoli e dagli agenti del commissariato di Ps di Castellammare. Poco prima dello scorso Natale il figlio di ‘o ninnillo ha ricevuto la condanna di primo grado dalla seconda sezione penale del tribunale di Torre Annunziata: Di Somma dovrà scontare 9 anni e mezzo di reclusione.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»