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Fare impresa nel 2021: dall’idea alle cose da sapere per avviare un’azienda

tempo di lettura: 3 min
06/10/2021 15:05:58

Il 2021 sarà un anno connotato da due facce: da un lato la prosecuzione della crisi sanitaria, ma dall’altro il rilancio e la rinascita dell’economia e di alcuni mercati in particolare. Si tratta dunque di una situazione perfetta per lanciare una propria impresa, ma a patto di sapere esattamente cosa si sta facendo, e di avere alle spalle un’idea chiara e vincente. Vediamo quindi le cose da sapere prima di avviare un’azienda, e i consigli utili per abbattere le fonti di rischio, insite in qualsiasi attività imprenditoriale.

Come costruire una buona idea imprenditoriale

Per prima cosa, bisogna staccarsi dal concetto: se un’idea ha funzionato per qualcun altro, funzionerà anche nel mio caso. La società e le aziende di oggi, soprattutto dopo la pandemia, stanno cambiando in modo profondo. Sono emerse dunque nuove esigenze, e di conseguenza bisogna offrire al mercato nuove soluzioni. Questo è un paradigma fondamentale quando si cerca una nuova idea per avviare un’attività imprenditoriale.

Inoltre, lo studio del mercato risulta uno step cruciale per restringere il cerchio, e per capire quale possibile idea possa rivelarsi attuale e con un pubblico orfano di risposte ai propri problemi. Infine, viaggiare aiuta ad aprire la mente e ad analizzare i trend che in Italia non sono ancora arrivati. Ancora una volta, però, bisogna essere intelligenti e studiare molto, dato che non sempre una tendenza esplosa all’estero si manifesta anche altrove.

Dall’idea agli step pratici per aprire un’attività

Una volta trovata l’idea, bisogna attivarsi per aprire la propria attività imprenditoriale, seguendo degli step ben definiti. L’iter burocratico è noioso e complesso, ma obbligatorio: è importante farsi seguire da un professionista, per reperire la forma giuridica giusta, e per andare a coprire tutti gli obblighi imposti dalla legge, come l’apertura di una partita iva, la registrazione presso il registro delle imprese e la comunicazione alla camera di commercio. Il secondo passaggio è altrettanto importante, e si tratta della costruzione di un business plan professionale.

Questo documento è fondamentale per tratteggiare le previsioni sui costi e sui ricavi, e per mettere nero su bianco le strategie per raggiungere determinati obiettivi. Bisogna inoltre stabilire un budget iniziale, ed è una somma che può variare in base a moltissimi fattori. Qui risulterà poi fondamentale un’analisi finanziaria approfondita, in cui verranno studiati i vari indici di bilancio che, come spiega nel dettaglio iCribis, aiutano a verificare la solidità del progetto e i campi dove intervenire. Anche per questo, all’inizio, servirà dunque una cifra tale da poter coprire tutte le spese di avvio di un’azienda, da monitorare costantemente, per correggere in corsa eventuali errori. Infine, è chiaro che risulta fondamentale la conoscenza del settore specifico scelto, e che bisogna decidere se aprire un’attività con fini di lucro o una Onlus che, a differenza di altre aziende, hanno l’obbligo di usare i loro proventi solo per coprire le spese di gestione.

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