Non ha attraccato, ma il passaggio al largo delle sue acque è bastato a far battere più forte il cuore di Castellammare di Stabia. L’Amerigo Vespucci, la nave-simbolo della Marina Militare, ha fatto ritorno – seppur solo visivamente – lì dove tutto è cominciato, nel 1931, quando venne varata dai cantieri navali stabiesi.
A rendere omaggio alla città, ieri mattina, è stato il comandante Giuseppe Lai, accolto dal sindaco Luigi Vicinanza a Palazzo Farnese insieme all’ammiraglio Salvatore Vitiello e ad alcuni membri dell’equipaggio. L’occasione è stata il rientro in Italia del Vespucci, quasi alla fine del suo secondo giro del mondo, che si concluderà il 10 giugno a Genova. Un viaggio lungo e impegnativo, che ha toccato oceani, porti, popoli.
La tappa stabiese non era in programma. Ma è diventata realtà grazie a una richiesta scritta del sindaco Luigi Vicinanza, che ha chiesto formalmente alla Marina Militare di far sorvolare simbolicamente la rotta della nave davanti alla sua città d’origine. "Al nostro arrivo a Castellammare - ha raccontato il comandante Lai - ci sono stati fuochi d'artificio: abbiamo voluto immaginare che fossero per no".
Lai ha parlato anche del significato profondo della missione del Vespucci: "Il nostro viaggio è un messaggio di pace". Una pace che si diffonde dal ponte di un veliero militare che, però, è molto più di una nave scuola: è ambasciatore dell’Italia, della sua cultura e delle sue tradizioni.
Durante il viaggio, ha raccontato il comandante, non sono mancati i momenti difficili, come il passaggio a Capo Horn, tra relitti affondati e coste dimenticate dalle mappe moderne. Il ritorno simbolico del Vespucci a Castellammare è molto più di un saluto: è il riconoscimento delle radici, della storia navale della città, del suo valore nel panorama industriale e culturale del Paese. E in questo lungo viaggio, ogni tratto di mare solcato ha portato con sé un pezzo di Stabia, culla del veliero più bello del mondo.
"Un momento ricco di emozione, orgoglio e gratitudine per il racconto appassionato che il Comandante Lai ha fatto del suo viaggio intorno al mondo a bordo della nave più bella del mondo, varata nel nostro cantiere 94 anni fa. - spiega il sindaco Luigi Vicinanza - Ci auguriamo che il 2026 possa essere l’anno in cui la Nave Vespucci tornerà a casa, qui a Castellammare, in occasione dei 95 anni dal suo varo, restando in porto per permettere a tutti di salirvi a bordo e vivere da vicino la sua storia. Buon vento, Nave Vespucci, simbolo di identità stabiese e orgoglio italiano".
Scuole, istituzioni e cittadini protagonisti di un evento corale sul lungomare stabiese per rendere omaggio alla nave più iconica della Marina Militare Italiana.