«Pieno sostegno al lavoro della magistratura: il clan D’Alessandro è il principale nemico della città». Così il consigliere comunale del Partito Democratico Sandro Ruotolo interviene con una nota durissima all’indomani dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dalla DDA nei confronti di presunti affiliati alla cosca di Scanzano.
«L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dalla magistratura inquirente antimafia nei confronti di esponenti di rilievo del clan D’Alessandro rappresenta un ulteriore colpo nell’azione di contrasto della camorra stabiese», afferma Ruotolo.
Il consigliere dem lancia anche un forte appello alla coscienza collettiva della città: «Il quadro che si sta delineando ci impone una riflessione profonda e sincera. Lo abbiamo detto più volte: la camorra è radicata nel tessuto sociale, politico ed economico della città, arruola professionisti, colletti bianchi e insospettabili, azzera i confini tra economia legale e illegale, condiziona la vita di Castellammare».
Al centro della riflessione, anche i dettagli emersi nell’ultima inchiesta, in particolare sul presunto controllo del sistema di videosorveglianza comunale da parte della criminalità organizzata: «Il presunto controllo del vecchio sistema di videosorveglianza cittadino è inquietante, così come il coinvolgimento di due tecnici. E sarebbe gravissimo se risultasse vera la notizia di un rapporto di parentela di un consigliere di maggioranza con alcuni dei soggetti coinvolti nell'inchiesta».
Ruotolo punta il dito anche sulla gestione criminale del gioco d’azzardo: «La famiglia Oscurato è sicuramente un pezzo fondamentale della più ampia consorteria criminale dei D’Alessandro, storicamente impegnata nella gestione dei videopoker, imposti, come risulta anche dall’ultima inchiesta giudiziaria, a una ampissima rete di esercenti commerciali».
L’appuntamento, simbolicamente scelto per il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, sarà l’occasione per rilanciare l’impegno dell’Osservatorio anticamorra stabiese, voluto e promosso dallo stesso Ruotolo: «Presso l’Asharam Santa Caterina presenteremo le prime conclusioni del lavoro dell’osservatorio. Abbiamo iniziato questo percorso perché non abbiamo mai sottovalutato il peso condizionante della camorra».
Una riflessione che tocca anche la degenerazione della politica locale: «Al centro della nostra analisi c’è il peso crescente di false liste civiche, familismi consolidati e un meccanismo di raccolta del consenso elettorale basato su sistemi clientelari e sul controllo sociale e politico di interi pezzi del nostro territorio».
Infine, l’impegno a continuare nel solco della legalità: «Siamo in campo per sostenere l’opera di trasparenza avviata nel palazzo del Comune, che deve essere per noi una casa di vetro, e il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura. Andremo avanti con le migliori forze ed energie della città per sconfiggere la camorra, che a Castellammare continua ad avere lo stesso cognome: D’Alessandro».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»