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Castellammare - Ruotolo chiede chiarezza su arenile, scrutatori e liste civiche: "Da che parte state?"

Il consigliere Pd interpella la città e l’amministrazione su trasparenza e legalità. Il sindaco Vicinanza risponde: "Scelte condivise, non servono lezioni".

tempo di lettura: 4 min
di Alessio Esposito
25/05/2025 19:48:11

A Castellammare di Stabia si accende il confronto pubblico tra il consigliere comunale del Partito Democratico ed europarlamentare Sandro Ruotolo e il sindaco Luigi Vicinanza. Una lettera aperta ai cittadini e una replica istituzionale tracciano i contorni di una discussione che tocca alcuni nodi sensibili della politica cittadina: legalità, gestione del territorio, ruolo delle istituzioni.

«Vi scrivo con rispetto, ma anche con una profonda inquietudine», apre Ruotolo. «Castellammare di Stabia è una città meravigliosa, piena di storia, di bellezza, di energia. Ma è anche una città ferita. Ferita dalla criminalità organizzata, dall’intreccio opaco tra poteri pubblici e interessi privati, da una politica che troppo spesso ha guardato altrove».

Il consigliere interpella direttamente la cittadinanza: «Oggi, ancora una volta, ci troviamo davanti a un bivio. E la domanda che vi rivolgo è semplice e drammatica al tempo stesso: da che parte state? State con chi denuncia il malaffare, con chi alza la voce contro le infiltrazioni della camorra, con chi si indigna per uno scioglimento del consiglio comunale che non può essere derubricato a formalità?». Ruotolo richiama l’attenzione su tre aspetti concreti. Il primo è legato al progetto sull’arenile: «Ho depositato un’istanza di accesso agli atti, nella qualità di consigliere comunale, per capire cosa sta accadendo con la costruzione di uno “stadio” da oltre 2000 posti, con spazi commerciali annessi».

Il secondo è il tema della trasparenza nel voto: «State con chi considera inaccettabile che siano i consiglieri comunali a nominare gli scrutatori per i referendum dell’8 e 9 giugno, mettendo a rischio la libertà e la regolarità del voto?».

Il terzo punto riguarda la composizione politica dell’aula: «State con chi si volta dall’altra parte davanti all’evidenza di liste civiche usate come strumenti di potere, anche da parte di gruppi legati alla criminalità?».

Il consigliere, che denuncia una campagna di delegittimazione in corso, scrive: «Ancora una volta poteri forti e opachi provano a zittirmi».

E risponde anche a chi lo accusa di assenteismo: «I miei impegni istituzionali a Strasburgo e Bruxelles qualche volta mi impediscono di partecipare alle sedute del Consiglio Comunale, ma il mio lavoro per Castellammare è costante. Le mie assenze non sono per disinteresse. Ho il vago sospetto che si alzi un polverone per non discutere del cuore del problema. La verità è un’altra: do fastidio».

Chiude la lettera con un appello civile: «Questa lettera non è contro nessuno. È per la città. Per chi non si rassegna. Per chi sa che la democrazia non si difende solo nelle aule dei tribunali, ma nelle piazze, nei seggi, nelle scelte di ogni giorno. Con chi state? È tempo di rispondere. Con i fatti, perché il silenzio è parte del problema».

Alla lettera risponde il sindaco Luigi Vicinanza con toni pacati, ma fermi: «Leggo con attenzione e rispetto la tua lettera, animata da una passione che conosco bene. Ma chiedere oggi “da che parte stiamo” è un esercizio retorico». E chiarisce: «La scelta di stare contro la camorra e contro ogni forma di illegalità l’abbiamo fatta da tempo. L’abbiamo fatta anche, un anno fa, quando abbiamo costruito insieme questa coalizione, formata da partiti politici e liste civiche di ispirazione politica, con l’obiettivo di voltare pagina dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche».

Vicinanza ricorda: «Una scelta che anche tu, Sandro, hai condiviso. Lo hai fatto candidandoti, chiedendo il voto alle cittadine e ai cittadini, nonostante i tuoi impegni da dirigente nazionale del PD e da eurodeputato». Poi sottolinea:
«La vera sfida non è quella delle dichiarazioni, ma quella dell’azione quotidiana. Non dobbiamo mai abbassare la guardia. La lotta alla criminalità organizzata si fa con trasparenza, con coraggio, ma anche con responsabilità istituzionale». Il sindaco elenca poi i progetti in corso: «Abbiamo lavorato con convinzione al progetto per il Savorito, trasformandolo in una bandiera del nostro impegno, pur partendo con grande ritardo. Lo abbiamo votato tutti noi della maggioranza, sopperendo anche alla tua assenza». E rivendica l’azione sull’uso sociale dei beni confiscati: «Abbiamo inaugurato un centro antiviolenza, “La casa di Jole”, e stiamo per trasformare in un luogo di accoglienza quella che fu la discoteca dei camorristi lungo il fiume Sarno». Sul progetto contestato sull’arenile, Vicinanza afferma: «Abbiamo messo in atto tutte le operazioni per il beach stadium in vista di un evento sportivo internazionale. È un progetto controllato, discusso, legittimo, realizzato nel pieno rispetto delle regole».

E conclude: «Le istituzioni vanno vissute fino in fondo, non solo come luogo di denuncia, ma come spazio in cui costruire soluzioni. La nostra amministrazione non ha bisogno di lezioni di legalità, ma di impegno, coraggio e responsabilità per ripagare la fiducia ricevuta».

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