Lo spoglio delle urne stabiesi delinea un orientamento politico molto chiaro. Roberto Fico mette a segno un risultato importante: il 61% delle preferenze gli consegna un margine ampio, in linea con il dato regionale. Ben più indietro Edmondo Cirielli, fermo al 35%, un divario che conferma una distanza che trova riscontro all'esito del voto in Campania. La mappa del voto per le liste restituisce un quadro altrettanto significativo. Il Partito Democratico si afferma come prima forza a Stabia con il 20,7%, mantenendo una presenza solida e strutturata sul territorio. Subito dopo il Movimento 5 Stelle, che con il 13% consolida un ruolo nel trainare l’area progressista. L’asse PD–M5S, almeno nel contesto locale, si dimostra dunque compatto e capace di mobilitare consensi diffusi. Sul fronte opposto, il centrodestra evidenzia una dinamica decisamente più complessa. Forza Italia guida il blocco cittadino con l’11,3%, un dato che conferma un radicamento stabiese resistente anche in un quadro regionale più complicato per il partito. Alle sue spalle Fratelli d’Italia si ferma di poco oltre il 9%, segnando un’inversione degli equilibri nazionali che sottolinea quanto il voto stabiese risponda a logiche proprie, non sempre allineate ai trend generali. Si inserisce in questo mosaico la lista Cirielli Moderati e Riformisti, capaci di superare l'8%, un dato che li posiziona come elemento non marginale nel panorama cittadino. Più staccata la Lega, che supera comunque il 5%. Nel complesso, la città ha scelto con chiarezza e il voto evidenzia un centrosinistra compatto e trainante, un centrodestra diviso e con gerarchie ribaltate, e una serie di forze intermedie che cercano di ritagliarsi un ruolo nella futura composizione regionale.
Il tecnico gialloblù carica i suoi: «A Genova con l’elmetto, servirà andare a duemila»