Roberto Fico verso la vittoria alle Regionali 2025 in Campania. Le prime proiezioni del consorzio Opinio Italia per la Rai delineano un quadro iniziale netto nella corsa alla presidenza della Regione Campania. Roberto Fico, candidato del centrosinistra, sarebbe in vantaggio con il 59,5%, seguito dal rappresentante del centrodestra Edmondo Cirielli, fermo al 35,3%. Più distanziato Giuliano Granato, che si attesta al 3,2%.
È un primo trend che, pur ancora suscettibile di variazioni nelle prossime proiezioni, indica una direzione chiara nella scelta degli elettori campani. La sfida, attesa per settimane e caratterizzata da una campagna elettorale dai toni intensi, sembrerebbe dunque orientarsi verso una solida affermazione del candidato sostenuto dalla coalizione progressista.
Accanto ai dati sui candidati, a emergere con forza è il tema dell’affluenza. Quando mancano solo quattro sezioni su 5.825 totali, il dato raggiunge appena il 44,06% degli aventi diritto. Un numero che segna un arretramento significativo rispetto alle regionali del 2020, quando alle urne si presentò il 55,52% degli elettori. Undici punti percentuali in meno che evidenziano un calo marcato della partecipazione e interrogano sul rapporto tra cittadini e politica a livello regionale.
Il trend negativo dell’affluenza si inserisce in un contesto più ampio di disaffezione generalizzata, già percepito nei giorni precedenti al voto, quando i flussi registrati ai seggi avevano mostrato un ritmo più lento rispetto al passato. Le cause potrebbero essere molteplici: un clima politico nazionale frammentato, una campagna elettorale ritenuta da alcuni meno coinvolgente rispetto alle precedenti, o un generale senso di distanza dalle dinamiche regionali. Tuttavia, per comprenderne pienamente le motivazioni sarà necessario attendere analisi più approfondite.
Sul fronte politico, i dati delle proiezioni rappresentano il primo vero indicatore dell’orientamento dell’elettorato. Per Fico si tratterebbe di una conferma del radicamento territoriale e della capacità di compattare l’area progressista.
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