A Castellammare di Stabia l’avvicinarsi del voto regionale è un termometro politico che può incidere sugli equilibri del consiglio comunale. Domenica e lunedì gli elettori torneranno alle urne, mentre in città si vive una fase complicata, segnata dalle inchieste che hanno fatto emergere contatti tra consiglieri comunali (o loro parenti) e persone ritenute vicine alla criminalità organizzata. Una situazione che ha spinto il sindaco Luigi Vicinanza ad allontanarli dalla maggioranza, mentre è aperta discussione interna sul futuro assetto amministrativo. Intanto, va precisato, non risultano consiglieri indagati.
In questo quadro, tutti i consiglieri – nonostante il clima teso – stanno portando avanti la campagna elettorale per le Regionali, consapevoli che il risultato delle urne avrà un peso decisivo non soltanto sul governo campano, ma anche sugli equilibri cittadini. E non è un caso che due membri dell’assise stabiese siano direttamente in campo: Ciro Cascone, candidato nella lista “A Testa Alta” dell’area deluchiana, e Alessandro Langellotti, in corsa con il Movimento 5 Stelle. Il loro risultato personale sarà letto anche come una misura del consenso reale che i consiglieri portano con sé, elemento tutt’altro che secondario nell’ottica di una possibile revisione delle posizioni in aula.
La sfida regionale, almeno a Castellammare, sembra polarizzarsi intorno a due figure: Roberto Fico, candidato del campo largo di centrosinistra, ed Edmondo Cirielli, espressione del centrodestra e sostenuto da diverse componenti della minoranza stabiese. Ma al di là dei nomi, a pesare sarà soprattutto l’interpretazione locale del voto: capire quali filoni politici avranno forza, quali reti di consenso resisteranno e quali equilibri potrebbero spostarsi nel giro di poche ore.
Il presidente del consiglio comunale, Roberto Elefante, lo ha ribadito nelle ultime settimane: per lui la politica deve tornare ad avere un ruolo centrale nelle scelte operative e nelle strategie amministrative. Una posizione che si incrocia con un dibattito ancora aperto: c’è chi auspica una giunta tecnica, chi difende la giunta attuale e chi vorrebbe una giunta politica rinnovata sulla base dei nuovi rapporti di forza.
Il sindaco Vicinanza osserva e attende. Dopo aver escluso due consiglieri dalla maggioranza, sa che il prossimo passo richiederà equilibrio e cautela. La sua priorità è riportare serenità nei rapporti interni, ricompattare il clima attorno ai progetti in corso e garantire stabilità al governo cittadino dopo mesi di tensioni.
Il voto regionale, dunque, sarà un passaggio chiave per capire che direzione potrà prendere Castellammare. Da martedì, con le urne chiuse, inizierà un’altra fase. E lì si capirà davvero quali scenari si apriranno per una città che, oggi più che mai, ha bisogno di un orizzonte politico chiaro.
Il sindaco interviene dopo le ultime inchieste della Dda: «Non decido io sulla commissione d’accesso, ma il Prefetto.»