Il conto alla rovescia per le Regionali è già partito: mancano due mesi al voto del 23 novembre e il quadro politico campano mostra uno squilibrio evidente tra i due schieramenti. Il centrosinistra, pur tra competizioni interne sulle preferenze, ha già definito buona parte delle proprie gerarchie. Il campo largo lavora a pieno ritmo, con liste in via di definizione e candidature territoriali in via di consolidamento. A Castellammare di Stabia la componente vicina al capogruppo regionale del Pd Mario Casillo continua a rappresentare un gruppo cospicuo in assise, (il possibile riferimento democrat per il consiglio regionale potrebbe essere Giorgio Zinno, ex sindaco di San Giorgio a Cremano), mentre non mancano aspirazioni e trattative per gli equilibri interni, considerando anche una fetta di consiglieri vicina alle posizioni del consigliere regionale del Pd Massimiliano Manfredi, mentre i grillini guardano con entusiasmo alla prospettiva di un leader 5 Stelle vista la candidatura a governatore di Roberto Fico alla guida del campo largo. Il centrodestra, invece, resta fermo. Non è stato ancora individuato il candidato governatore e le alleanze restano incerte. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega non hanno trovato un’intesa né sul nome né sulla strategia, lasciando i territori senza punti di riferimento. Una situazione che, con il tempo che stringe, rischia di tradursi in una campagna elettorale tutta in salita. Sul fronte stabiese si registra un ulteriore movimento: pezzi dell’opposizione locale potrebbero guardare al campo largo, valutando la possibilità di un’adesione per rafforzare il fronte progressista alle regionali. È un segnale politico che, se confermato, allargherebbe i confini del centrosinistra, accogliendo esponenti che a livello comunale si collocano su sponde diverse. La differenza di passo tra i due poli appare ormai evidente: da un lato un centrosinistra che, pur tra divisioni e competizioni interne, ha già messo in campo candidati; dall’altro un centrodestra che ancora discute senza aver sciolto il nodo principale, quello del candidato presidente. E a due mesi dal voto, questo ritardo potrebbe pesare più delle parole.
Roberto Elefante senza peli sulla lingua: Giunta, PUC, Terme, Porto, Sport e .... idee chiare su quanto fatto e quanto si dovrà fare per lo sviluppo della città.