Immagine di repertorio non collegata alla notizia
La differenziata al palo e la città paga. Quanto? €560.000 alla SAPNA. E’ quanto rilevano i consiglieri comunali di minoranza Tonino Scala e Francesco Iovino.
«Qual è la percentuale di differenziata in città? Perché 560 mila euro alla SAPNA oltre il dovuto anche quest’anno? Questi ed altri interrogativi li rivolgiamo a chi governa la città» affermano i due politici.
«La determina di ieri, la n.1992/2020, è un esempio eclatante di una non gestione del settore rifiuti in città – prosegue il duro attacco - Di relazioni dell’assessore Scafarto in questi ormai quasi anni di gestione se ne sono succedute diverse, tutte roboanti, ma senza che le stesse abbiano prodotto alcunché . A destra e a manca si sono susseguiti annunci di piani, di cambiamenti di sistemi di raccolta, di dita puntate come al solito al passato. Siamo di fronte a responsabilità palesi di chi governa e fa finta di non vedere. L’ultimo regalino, Euro 560mila alla SAPNA. Alla società cui conferiamo tutto ciò che non differenziamo. La cifra è tanto più alta quanto più non differenziamo e la Città di Castellammare, questa amministrazione, oltre quanto preventivato, paga ulteriori € 560 mila. Quali sono oggi le percentuali assessore di differenziata? Perché paghiamo ancora tanto? La risposta è semplice: paghiamo tanto perché NON DIFFERENZIAMO!!!! Il controllo dei dirigenti su queste voci di spesa, dov’è? E il Dec cosa dice? E i dirigenti tutti? Vengono promossi a superdirigenti? La funzione di controllo e sanzionatoria della amministrazione chi la esercita? Se i dati che abbiamo letto su Mysir corrispondono al vero, 2017 differenziata al 56%, 2018 differenziata al 55,56, 2019 differenziata non esistono dati, 2020 differenziata al 50,88%, nei prossimi anni ci dovrà essere ancora un aumento. Possibile continuare su questa strada? Chi ha il diritto dovere di prendere provvedimenti cosa e chi aspetta a raddrizzare la rotta. Questa città rischia di precipitare nel baratro da un punto di vista economico e purtroppo a pagarne le spese saranno gli stabiesi con tasse sempre più alte e servizi sempre meno efficienti. Fate presto, alle chiacchiere sostituite fatti» concludono Scala e Iovino.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.