"Basta sfilate, mettetevi con la scopa e pulite il quartiere". Con questa frase, apparsa su uno striscione appeso lungo una delle strade di Ponte Persica, alcuni residenti hanno voluto esprimere il proprio disagio durante una tappa della campagna comunale per la sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. Accanto a quel messaggio, un altro recitava: “Ponte Persica è Castellammare, anche quando non si vota".
La protesta, composta e silenziosa, si è svolta mentre l’iniziativa proseguiva regolarmente, con la presenza di consiglieri comunali di maggioranza, operatori ambientali e materiale informativo distribuito ai cittadini. Nessuna interruzione o tensione, ma un segnale chiaro da parte di una componente della popolazione locale che ha voluto cogliere l’occasione per rendere visibile un disagio che va oltre il tema dei rifiuti.
I cartelli, posizionati in punti visibili del quartiere, hanno attirato l’attenzione dei partecipanti e degli stessi rappresentanti istituzionali. A emergere, al di là dell’iniziativa ambientale, è stata una richiesta più ampia: maggiore attenzione verso una zona della città percepita da alcuni come trascurata, soprattutto in termini di manutenzione urbana, servizi e ascolto.
Ponte Persica è spesso indicata come uno dei quartieri in cui si concentrano diverse criticità legate al decoro e alla gestione ordinaria. In questo contesto, la scelta dei residenti di affiancare la campagna di sensibilizzazione con una manifestazione simbolica ha offerto uno spunto ulteriore di riflessione sulle condizioni delle periferie.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»