Centinaia di candidature per tre incarichi. Sono 211 i professionisti che hanno risposto al bando pubblico per il rinnovo dell’Organismo Indipendente di Valutazione (Oiv) dell’ente comunale, per il triennio 2025-2028. Solo tre di loro - uno con funzione di presidente - entreranno nel nuovo organismo. Numeri che parlano da soli, e che confermano quanto le nomine dell’Oiv siano divenute terreno sensibile per gli equilibri amministrativi e potenzialmente anche per quelli politici. L’Oiv è un organo tecnico, incaricato di valutare le performance della macchina comunale, promuovere la trasparenza e garantire il rispetto dei criteri di efficienza e meritocrazia. Queste nomine, tra l'altro, si inseriscono a pieno titolo nel gioco del sottogoverno, dove le forze politiche - e le correnti - puntano ad avere voce in capitolo nei ruoli strategici. A maggior ragione in questo momento. Il sindaco Vicinanza, infatti, si trova alle prese con una maggioranza che chiede conto del programma politico e che, dopo le elezioni regionali, potrebbe insistere per un rimpasto di giunta. La partita delle nomine Oiv, dunque, non è isolata, ma si inserisce in un quadro più ampio di redistribuzione e di verifica degli equilibri interni alla coalizione. Tre candidati sono già stati esclusi per mancanza del requisito minimo di anzianità (sei mesi) nell’elenco nazionale Oiv, a riprova di una selezione che dovrà rispettare criteri stringenti. Ma la vera sfida si gioca adesso. E le nomine Oiv potrebbero rappresentare un banco di prova di una fase politica tutta da scrivere.
«I giovani talvolta pagano l'inesperienza, espulsione formativa per Cacciamani. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo presto, avremmo potuto gestire il pallone con maggiore intelligenza»