“Lasciano più che perplessi l’assordante silenzio da parte di certa stampa di sinistra e dei soliti censori del malgoverno, e il sostanziale immobilismo degli organi inquirenti di fronte ad accuse circostanziate, lanciate anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, rispetto all’infiltrazione della malavita organizzata nel tessuto amministrativo di Castellammare di Stabia. Ci chiediamo: come mai questa volta non si sono attivate la cassa di risonanza e, soprattutto, l’azione di controllo e di intervento, anche sui mezzi di informazione, che sistematicamente accompagnano e fanno seguito alle denunce dei professionisti dell’antimafia? Eppure va ricordato che ben altra sorte avevano avuto le ‘battaglie’ di Ruotolo quando Pd e compagni vari avevano messo nel mirino l’Amministrazione di centrodestra: il Comune fu sciolto. Anche se, nel 2023 i giudici annullarono lo scioglimento per infiltrazioni e, a giugno del 2024, ribaltarono la sentenza che aveva dichiarato l’incandidabilità dell’ex presidente del Consiglio comunale! I componenti dell’attuale maggioranza, all’epoca alle prese con le comunali, non solo si dimostrarono incuranti delle sentenze della magistratura, ma mentre, durante la campagna elettorale si ergevano a paladini della legalità, infarcivano le liste di figure quantomeno sospette. Adesso che nel mirino è finito un governo cittadino di sinistra, invece, tutto tace. Non si illudano però, al di là dei principi di garantismo che ci caratterizzano, chiederemo di tenere accesi i fari su Castellammare di Stabia perché la lotta alla camorra non conosce né fasi alterne né doppie misure e non ha, non può, né deve avere colore politico”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.