Numeri risicati in consiglio comunale per il sindaco Luigi Vicinanza, che si trova a fare i conti con crescenti tensioni politiche interne e con le parole del consigliere Sandro Ruotolo, secondo il quale la giunta sarebbe ormai «al capolinea» dopo le recenti vicende che hanno coinvolto alcuni esponenti del consiglio comunale. Pur non essendo indagati, questi consiglieri sono stati lambiti da vicende giudiziarie che hanno acceso ombre e incertezze sul futuro della maggioranza.
La crisi si è aggravata con le dimissioni del consigliere Nino Di Maio, il cui figlio risulta indagato. Al suo posto dovrebbe entrare Tina Somma, figura che potrebbe essere vicina al centrosinistra, ma resta ancora da definire quale posizione politica assumerà all’interno del consiglio e quanto potrà incidere sulla tenuta della maggioranza. La situazione politica appare ulteriormente frammentata: Giovanni Tuberosa, consigliere vicino a Ruotolo, appare piuttosto critico nei confronti dell’esecutivo, mentre Maurizio Apuzzo si allontana progressivamente dalla linea di Vicinanza. Il commissario cittadino del Pd, Dinacci, ha sottolineato che «non bastano le dimissioni di Di Maio» per ricomporre il quadro politico e garantire la stabilità della giunta.
Intanto, Gennaro Oscurato, altro consigliere lambito dal caso giudiziario, non si è dimesso ma si trova fuori dal perimetro della maggioranza come stabilito dal sindaco. Vicinanza dovrà ora confrontarsi con una maggioranza ridotta e con un contesto politico sempre più frammentato, in cui ogni decisione rischia di trasformarsi in un banco di prova per la sopravvivenza dell’amministrazione. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il sindaco riuscirà a ricomporre la sua squadra o se la giunta dovrà affrontare una crisi aperta, con il rischio di incertezze amministrative che potrebbero incidere sulle attività istituzionali e sui programmi già avviati.