La sanità campana resta nelle mani del governatore. Roberto Fico, neo eletto presidente della Regione Campania, avrebbe deciso di mantenere per sé la delega alla sanità, seguendo la linea del predecessore Vincenzo De Luca. Una scelta che sorprende chi, anche tra i sostenitori della candidatura di Fico, si aspettava una discontinuità rispetto all’era De Luca.
Per Castellammare di Stabia, questo significa avere un interlocutore regionale in grado di sbrogliare una matassa complessa e da anni irrisolta: la realizzazione dell’ospedale nuovo e il destino del San Leonardo. Le demolizioni delle ex Nuove Terme necessarie per il completamento della nuova struttura ospedaliera, sono già partite, ma i cittadini attendono di capire quando e come il progetto prenderà forma.
Il San Leonardo, punto di riferimento storico per la città e il territorio circostante, resta in funzione, ma il suo futuro è nebuloso. Recentemente, Agenas ha bocciato la struttura insieme ad altri 50 ospedali campani, evidenziando carenze strutturali e organizzative. La domanda che ora si pone è cruciale: quale sarà il ruolo del San Leonardo una volta completato il nuovo ospedale? Gli operatori sanitari e i cittadini guardano con attenzione alle mosse di Fico, che dovrà affrontare le priorità immediate - completamento dell’ospedale, dotazione di personale, servizi efficienti - senza trascurare le necessità di una città che ha da tempo chiesto certezze. La delega diretta del governatore potrebbe accelerare i tempi decisionali, ma resta da comprendere se l’attenzione politica si concentrerà principalmente sul progetto nuovo o se considererà in maniera attenta le esigenze dell’ospedale esistente.
Il futuro della sanità a Castellammare si gioca ora sulle scelte di Fico: tra continuità e innovazione, i cittadini attendono risposte, tempi certi e garanzie per un sistema ospedaliero che non perda il suo ruolo di riferimento territoriale. La sfida è complessa, ma le aspettative della città sono chiare: una sanità efficiente, accessibile e sostenibile per tutti.
