IACP, altro che svolta. Non è bastato il parere favorevole espresso dalla giunta lo scorso 13 marzo rispetto alla sanatoria per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi popolari che insistono sul territorio di Castellammare. Dopo la lettera di sfratto ricevuta un anno fa da circa 100 famiglie residenti nelle case popolari dei rioni CMI, Savorito, Moscarella e San Marco, sembrava che quei nuclei familiari fossero sul punto di regolarizzare la loro posizione in attesa che l'Istituto Autonomo Case Popolari desse seguito al provvedimento per porre fine a quell'annosa faccenda.
Ma la situazione paraddosalmente si è complicata e nei giorni scorsi le famiglie cosiddette “residenti senza titolo” nelle case popolari si sono viste recapitare una sanzione pecuniaria di 200 euro per occupazione abusiva in seguito a sentenza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata.
La multa, per quanto non particolarmente esosa, è emblematica di una vicenda tutt'altro che conclusa, che rischia di avere strascichi importanti in prospettiva. Dopo il parere favorevole espresso in giunta, d'altra parte, l'amministrazione Pannullo ha accantonato il problema, parlando di promessa ormai mantenuta e archiviando di fatto la pratica, senza pertanto monitorare gli sviluppi di una vicenda che, arrivata al suo apice in piena campagna elettorale, appare ben lungi dall'essere risolta.
A maggio 2016, infatti, il corriere recapitò alle porte di circa 100 famiglie la lettera di sfratto con intimazione ad abbandonare le abitazioni entro 45 giorni, provvedimento poi sospeso in attesa della firma del protocollo di intesa per la sanatoria già accordata in quasi tutti i Comuni della Città Metropolitana. Ma a Castellammare le lunghe attese stanno creando non pochi disagi ai residenti nelle case popolari IACP, che restano sulla graticola e sono costretti anche ad ingoiare il boccone amaro della sanzione pecuniaria.
Per loro ora si prefigura lo scenario di un processo che richiederà ulteriori spese per affidarsi agli avvocati. E intanto, oltre all'incubo dello sfratto, rischiano di macchiare la loro fedina penale, aggiungendo al danno anche un'assurda beffa.
Tante le attività che si sono svolte il primo giorno: l’incontro con i protagonisti della serie “Mare Fuori”, l’appuntamento con l’artista Jago che si è raccontato in un talk e l’esposizione della sua opera “La David”, la presenza della storica a FIAT 1500 della Rai, e tante conferenze e panel di approfondimento.