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Castellammare - Emanuele D’Apice rompe il silenzio: «Centrodestra assente, serve una nuova fase»

D’Apice annuncia una svolta personale: «La mia fiducia e la mia energia non saranno più date per scontate. Serve un nuovo centrodestra».

tempo di lettura: 3 min
11/12/2025 09:35:56

Dopo mesi di riserbo politico, l’ex presidente del Consiglio comunale Emanuele D’Apice, figura di spicco del centrodestra stabiese nella consiliatura poi sciolta per infiltrazioni camorristiche, torna sulla scena pubblica con un comunicato dai toni duri. Un testo che segna una presa di distanza dai vertici locali della coalizione e un’aperta critica all’amministrazione attuale.
D’Apice, assolto in tutte le vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto e che ricorda come «ingiuste» e «devastanti» per la sua famiglia, rivendica la propria storia politica nel centrodestra: «Ho sempre dato tutto, con impegno, lealtà e spirito di amicizia», scrive.

«Ho vinto tutte le cause, la verità prevale sempre»
Nel comunicato l’ex presidente del Consiglio inserisce un passaggio personale, sottolineando di aver «creduto fermamente nella giustizia» e di aver ottenuto ragione «impugnando provvedimenti ingiusti». Un riferimento alle vicende giudiziarie che avevano segnato gli ultimi anni della sua attività politica.

Critiche all’attuale amministrazione
Il vero fulcro del messaggio, però, è la situazione politica cittadina. D’Apice definisce la fase amministrativa in corso «gravemente inadeguata» e parla di una città «disorientata» da scelte che, secondo lui, avrebbero portato Castellammare «in un baratro».
Colpisce soprattutto la critica interna: l’ex presidente contesta il «silenzio» del centrodestra locale, che a suo giudizio non avrebbe espresso una posizione chiara né avrebbe trovato unità attorno a un tavolo comune. «Chi crede nella giustizia e nella buona amministrazione non può voltarsi dall’altra parte», dichiara. In pratica, D'Apice si aspettava dal centrodestra un'azione incisiva e ferma nei confronti delle istituzioni giuridiche (Prefettura e Procura) affinchè si intervenga su quanto sta emergendo dalle inchieste e che coinvolgerebero, direttamente o indirettamente, politici dell'attuale consiliatura.

«Nulla sarà più dato per scontato»
D’Apice annuncia una svolta personale: «La mia fiducia e la mia energia non saranno più date per scontate». Parole che suonano come un avvertimento alla coalizione e come preludio a un possibile nuovo posizionamento politico.
Resta comunque la volontà di continuare un impegno istituzionale coerente: «Continuerò a credere nella giustizia e nelle istituzioni, ma pretenderò la stessa coerenza da chi dice di rappresentare i nostri valori».

Verso un centrodestra “nuovo”?
Il comunicato si chiude con un appello alla ricostruzione di un centrodestra «nuovo», capace di presentare «proposte serie e credibili» e di tornare a essere un punto di riferimento per la città.
Le sue parole arrivano in una fase di forte tensione politica cittadina e alimentano il dibattito interno agli schieramenti, ponendo interrogativi sul futuro assetto del centrodestra stabiese e sul ruolo che D’Apice potrebbe assumere nei prossimi mesi.

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