Torna ad alzarsi la tensione politica in città. L’ex presidente del consiglio comunale, Emanuele D’Apice, è intervenuto con un duro comunicato stampa contro l’attuale amministrazione, accusata di bloccare lo sviluppo urbano per mere ragioni di rivalità politica.
Secondo D’Apice, il Piano Urbanistico Comunale (PUC) — documento strategico per la pianificazione del territorio — sarebbe “già pronto e completo”, ma resterebbe fermo “solo perché chi oggi amministra non vuole riconoscere i risultati ottenuti dalla precedente amministrazione”.
“È un atteggiamento vergognoso – afferma D’Apice – che sacrifica lo sviluppo della città sull’altare della vendetta politica. Si preferisce tenere tutto bloccato, impedendo investimenti e crescita, pur di non ammettere che qualcun altro abbia fatto bene. Nel frattempo cittadini, imprese e operatori del territorio restano nell’incertezza più totale.”
L’ex presidente non risparmia critiche all’attuale maggioranza, definendola “incapace di assumersi le proprie responsabilità” e “ostaggio dell’inettitudine e dell’arroganza di chi antepone l’orgoglio personale al bene comune”.
“Mentre si discutono poltrone e incarichi – prosegue – il futuro di Castellammare resta sospeso. Chiedo con forza che il PUC venga approvato subito, senza ulteriori scuse o rinvii. Castellammare ha bisogno di una guida coraggiosa, non di chi paralizza per paura di riconoscere i meriti altrui.”
Nel suo intervento, D’Apice allarga poi l’orizzonte della critica, descrivendo Castellammare come “un laboratorio politico che oggi mostra il peggior esempio del cosiddetto campo largo”. Una coalizione, sostiene, “ridotta a una somma di piccoli gruppi di potere in competizione tra loro, con un sindaco ostaggio di equilibri fragili e interessi contrapposti”.
Il riferimento si estende anche al dibattito regionale: “Quello che accade qui – avverte D’Apice – potrebbe anticipare ciò che rischia di avvenire anche a livello regionale nel caso in cui dovesse prevalere il campo largo guidato da Fico. Un’alleanza che mostra già tutti i suoi limiti, con un leader in difficoltà persino tra i suoi sostenitori.”
Il messaggio si chiude con un appello alla cittadinanza: “Castellammare merita stabilità, visione e coraggio, non l’immobilismo e la confusione di chi antepone gli equilibri di palazzo al bene dei cittadini.”
Con queste parole, D’Apice riaccende il dibattito politico stabiese, riportando al centro la questione dello sviluppo urbano e del futuro amministrativo di una città che, ancora una volta, sembra divisa tra ambizioni di rilancio e lotte di potere.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»