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Castellammare - Caso Juve Stabia, Ruotolo: «Il sindaco ci ascolti di più, non siamo cattive fonti»

Il consigliere comunale del PD: «Continueremo il nostro lavoro al fianco della Magistratura e della città sana che vuole cambiare, la Camorra può essere sconfitta».

tempo di lettura: 2 min
21/10/2025 14:01:44

«La decisione della DDA di disporre l’amministrazione controllata della società Juve Stabia per presunte infiltrazioni della camorra rappresenta un fatto di estrema gravità». Commenta così, Sandro Ruotolo, la notizia di questi minuti circa la decisione della Procura di Napoli di disporre l'amministazione controllata nella società giallobè a seguito delle gravi ingerenza del clan D'Alessandro nei servizi legati alla squadra di calcio locale.
«Io mi sono candidato, su sollecitazione del Partito Democratico, per combattere la Camorra a viso aperto - dice RTuotolo - , perché lo abbiamo detto con chiarezza in campagna elettorale: il Comune è stato sciolto per camorra, ma la camorra è ancora fortissima e presente nella città».

«Siamo stati i primi, nel silenzio generale, a denunciare la presenza di noti camorristi sul palco della festa organizzata dall’Amministrazione per la Juve Stabia - ricorda - , circostanza quest'ultima richiamata ampiamente nel comunicato stampa diramato dalla DDA di Napoli e dalla Procura Nazionale antimafia. Siamo stati attaccati violentemente, minacciati, isolati e delegittimati ma non ci siamo fermati e abbiamo continuato a controllare, a denunciare, non abbiamo mai abbassato la guardia. L’osservatorio stabiese contro la camorra è nato per questo motivo e con una convinzione politica e culturale: non possiamo più continuare ad arrivare dopo la magistratura».

«Voglio ringraziare la magistratura e le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo sul territorio - prosegue Ruotolo - e quella parte della mia comunità politica che non mi ha mai lasciato solo, consapevole dei rischi, i ragazzi di Libera, la facoltà di sociologia della Federico II. Per questi motivi chiederò al sindaco un incontro urgente affinché possa dalla prossima volta ascoltarci di più. Ascoltarci perché purtroppo le cose emerse questa mattina sono state denunciate non da “cattive fonti” ma da persone che credono nell’impegno politico e che meritano protezione, non isolamento».

Quindi la riflessione. «La Juve Stabia è solo la punta dell’Iceberg, abbiamo ricostruito un quadro più ampio e complesso attraverso il primo rapporto dell’Osservatorio che abbiamo presentato alla città e che è stato acquisito dalla magistratura inquirente.  Dallo studio e dal lavoro svolto emerge la forte preoccupazione che anche le ultime elezioni amministrative siano state inquinate dal clan D’Alessandro e dal clan Cesarano. È venuto il momento di affrontare i problemi che abbiamo davanti, nella consapevolezza che la sottovalutazione del problema è parte del problema stesso» ha concluso Ruotolo.

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