Boschi di Quisisana nel degrado, la minoranza chiede al sindaco di intervenire. Ma anche di sapere quando inizieranno i lavori per il ripristino della strada per il monte Faito.
«Nonostante i vari annunci dell’attuale amministrazione comunale – scrivono i consiglieri di minoranza nella loro interrogazione - negli ultimi anni, i boschi e la salita per il Faito si presentano in uno stato di abbandono totale. Oltre alla mancata pulizia degli scoli dell’acqua piovana, che è una delle cause principali delle frane, le strade sono completamente dissestate e abbandonate. Alcuni tornanti e alcuni sentieri mulattieri sono diventati vere e proprie discariche abusive: scarpe vecchie, lattine, giocattoli rotti, secchi di vernice vuoti, tubi, ceste e bottiglie di plastica, materassi, frigoriferi da bar, parabrezza d’auto, materiale di risulta edilizia, pneumatici e, dulcis in fundo, pannelli di amianto sparsi un po’ ovunque». Una descrizione dei luoghi accompagnata da foto eloquenti che da tempo gli stessi cittadini stabiesi e non diffondono sui social per documentare l’abbandono di zone meravigliose.
Ma oltre alla questione “estetica” e funzionale dei boschi e delle strade, preoccupa anche l’aspetto legato alla sicurezza. «Molto di tutto questo è stato scaricato all’interno dei corsi d’acqua e, quindi, con le piogge viene trasportato in mare – fanno notare ancora le opposizioni consiliari - Non è possibile che, dopo gli scandali della terra dei fuochi, all’interno del Parco Regionale, e a pochi passi dalla reggia di Quisisana, si consenta tutto questo. Nei boschi, da sempre meta di passeggiate nel verde, si avverte la mancanza assoluta di controlli da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni. Proprio per questo tali luoghi sono spesso soggetti all'abusivismo e/o frequentati dalla malavita organizzata. Lungo la strada per il Faito appaiono molti tronchi di alberi secolari tagliati da strumenti agricoli perché recisi con precisione».
Pe questo hanno quindi chiesto «se l’amministrazione è a conoscenza dei fatti; cosa intende fare nell’immediatezza per bonificare i suddetti luoghi; cosa intende fare per vigilare affinchè non si ripetano ulteriori episodi di inquinamento ed in ogni caso per limitare qualsivoglia episodio di illegalità; quando inizieranno i lavori di rifacimento della strada per il Faito».
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.