Base Popolare Democratici e Progressisti resta ferma nella sua posizione dopo l’incontro di ieri con il sindaco Luigi Vicinanza.
“Solo un cambio di passo può determinare un nuovo inizio per uscire dallo stallo” è il concetto ribadito dal gruppo politico che in aula è rappresentato dal dottor Maurizio Apuzzo. La “visione” sulla direzione da prendere continua a mancare e abbiamo l’impressione, senza per questo sottovalutare il lavoro fatto, che i cittadini comincino a percepirlo”.
Ieri all’incontro con il sindaco e poi ai consiglieri di maggioranza è stato consegnato un documento in cui si ribadisce: “Pensiamo, in primo luogo, che si commetterebbe un grave errore se il confronto in atto avesse come approdo finale un diverso assetto della giunta. Noi non saremmo d’accordo e pensiamo che le priorità siano altre. Abbiamo invece dichiarato, e in più occasioni, della necessità e dell’urgenza - anche per le risorse disponibili e le altre che si possono ottenere - di recuperare una visione sulla direzione da dare allo sviluppo di Castellammare. Lo abbiamo fatto fin dall’avvio di questa nostra esperienza, con documenti e iniziative pubbliche”. La “mancanza di visione” sta limitando non solo la ripresa della città ma anche “il funzionamento dello stesso Consiglio Comunale, nonché la possibilità di coinvolgere pienamente le forze sociali, il mondo dell’associazionismo e delle competenze”.
“L’apertura provvisoria, per fare degli esempi, delle Antiche Terme per il modo con cui è stata realizzata ha suscitato perplessità, così come l’organizzazione della balneazione per cui da più parti è stato chiesto di rivedere l’accordo con gli stabilimenti balneari che appariva inutile e contraddittorio; ci si è limitati, invece, a ritirarlo lasciando inalterati sia i costi degli ingressi e dei servizi, sia la proroga delle concessioni al 2026.
Sebbene condividiamo la soddisfazione per il mare recuperato, non possiamo non evidenziare la grave mancanza, dopo un anno (la Regione ha approvato il piano di riferimento per i Comuni ad aprile 2024), del piano spiagge e l’aver lasciato in totale stato di abbandono e senza servizi tutto il tratto, il più affollato e frequentato, di Corso De Gasperi. Ovviamente apprezziamo e sosteniamo l’intervento delle forze dell’ordine che hanno rimosso alcune iniziative illegali e in mano alla camorra. Quella del mare è una grande sfida per rilanciare la funzione che si era persa in questi anni, per responsabilità della Regione, della gestione clientelare del depuratore e del ritardo con cui Gori ha programmato e realizzato gli interventi.
La stessa programmazione, inoltre, per le iniziative a sostegno della cultura e del turismo appare sottotono e promossa con grande ritardo: solo a fine luglio, cioè a estate inoltrata, si capiranno i programmi e gli altri eventi previsti.
Ai temi, segnalati più volte, sui quali abbiano accumulato inaccettabili ritardi, andrebbero aggiunti quelli legati:
- alle condizioni del nostro Ospedale,
- all’urgenza, dopo la tragedia della funivia di una iniziativa, con gli altri Comuni interessati, nei confronti della Regione e del Parco dei Monti Lattari per Faito. Riteniamo, in ogni caso, che l’incontro di lunedì in Prefettura rappresenti un utile segnale;
- a un atto forte nei confronti dell’EAV che ha comunicato che non intende riaprire la stazione delle Antiche Terme, né intende riattivare la fermata a P. Persica;
- alla necessità di capire cosa sia successo sui Salesiani dopo la mozione approvata in Consiglio. Sembrava esserci una disponibilità della Città M. per realizzare un nuovo Istituto Alberghiero. Sono intervenute difficoltà o valutazioni che sconsigliavano questa destinazione? In ogni caso il Consiglio non è stato mai informato;
- alla necessità di ragionare, dopo le informazioni acquisite nella riunione della commissione urbanistica del 15 luglio, sul progetto di riconversione della tratta ferroviaria Gragnano –Cmmare - T.Annunziata affidato all’EAV. Per realizzare l’intero progetto occorrerebbero oltre 100 milioni di euro, allo stato ne sono disponibili solo 33 milioni per la tratta Gragnano-Cmmare. Ma la stranezza non riguarda solo quest’aspetto, infatti, nella commissione abbiamo appreso:
1) solo per completare la prima tratta, per arrivare poi a Pzza Matteotti, per realizzare una serie di servizi, l’illuminazione, la pista ciclabile e per comprare i tram occorrerebbero almeno altri 30 milioni. Andrà in appalto, quindi, un progetto incompleto e senza avere la certezza che si riesca ad avere neanche il tram!
2) per realizzare la seconda utilissima e importantissima tratta (Cmmare-T.Annunziata) occorrerebbero 60 milioni, che allo stato mancano del tutto. Ci domandiamo quindi: è mai possibile che su tutta questa vicenda il Sindaco abbia espresso il proprio assenso nella conferenza di servizi senza mai investire e avere delega dal Consiglio Comunale? L’abbandono, poi, da parte di FFSS di questa linea, non è una buona notizia e andrebbe contrastato; cosi come non ci lascia tranquilli che a subentrare sia EAV. In questi anni il raddoppio della linea della circumvesuviana si è rivelato un disastro, e ci ritroviamo con quattro stazioni in meno: Moregine, Castellammare Terme, Pozzano, Scraio.
- La conferenza di Zes su Marina di Stabia è ancora in piedi o e chiusa? E’ riconvocata di nuovo per il 29 luglio, come abbiamo appreso dal settore urbanistica? Non sarebbe stato più giusto, aspetto posto con un voto del Consiglio Comunale, che il Sindaco, responsabile del Contratto d’Area, assumesse una forte iniziativa per dare uno sbocco a quest’annosa vicenda delle opere a terra? Se vogliamo incoraggiare e sostenere la presenza di importanti operatori e una programmazione puntuale sulle aree industriali dismesse, è di fondamentale importanza che il Comune definisca un piano serio.
- Su Fincantieri per responsabilità di chi non si è potuta svolgere la riunione programmata per febbraio?
- È possibile sapere quale progetto per le Antiche Terme è stato portato in conferenza di servizi e su quale modello di termalismo si sta puntando? che si prevede di fare per lo stabilimento dell’Acetosella? Si tratta di aspetti, insieme allo studio affidato all’Università sulle sorgenti, che potrebbero ridare forza al settore termale, così legato alla identità della nostra città;
Altri temi ci stanno scoppiando tra le mani, come la complessa vicenda dell’appalto dei rifiuti.
Dobbiamo andare oltre la miope concezioni di “cerchi magici”, di maggioranze nella maggioranza.
Dopo un anno, non leggere queste dinamiche, questo chiacchiericcio che porta ad appiccicare addosso un’appartenenza politica ogni volta che si compie una scelta, sarebbe davvero sbagliato.
La città - lo ribadiamo ancora una volta - ha bisogno di aprirsi, di costruire rapporti sempre più forti con i Comuni di tutta la fascia costiera, con gli altri livelli istituzionali, di recuperare un forte autonomia rispetto a quanti pensano di utilizzare Castellammare come “bacino elettorale”.
Pensiamo che si debba recuperare lo slancio che il voto aveva espresso, lasciando perdere le scorciatoie e le semplificazioni propagandistiche.
Pensiamo lo si possa fare definendo un progetto, rafforzando ancora e di più, come dimostrano anche le ultime inchieste il contrasto alla camorra e al malaffare. Anche per queste ragioni, non abbiamo considerato una provocazione lo studio dell’Università proposto dall’Osservatorio sulla Camorra, né l’invito a riflettere su ciò che accade ormai da tempo nelle occasioni del voto, così come abbiamo valutato utili le prime iniziative del Comune tese a intensificare i controlli e la presenza delle forze dell’ordine, nonché l’implementazione della videosorveglianza.
Restiamo convinti però che molto resti da fare per liberare la città da questo condizionamento e che, a maggior ragione, serva un chiarimento che aiuti a definire i punti su cui poggiare il rilancio dell’azione amministrativa. Senza questa svolta noi non potremo che confermare che continueremo a lavorare in modo autonomo, senza un legame di maggioranza, per il bene della città”.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.