La distanza non riesce a frenare l’amore per la propria terra, e contestualmente per la squadra del cuore. La maglia azzurra è sempre più una seconda pelle, con ogni trionfo ben vivido tra memoria e ricordi. A 800 km da Napoli, si snoda un Club che da ben 10 anni rappresenta il punto di contatto per un’ingente comunità partenopea di stanza in Lombardia. Più precisamente a Brescia, capitale italiana della cultura 2023, famosa sia per i resti di epoca romana che per un patrimonio gastronomico da non sottovalutare. Il Napoli Club Brescia è una realtà molto attiva e dinamica grazia al lavoro del giornalista Roberto Stanzione, presidente del club e addetto stampa di U.A.N.M. (Unione Azzurra nel Mondo)
Com’è nata l’idea di creare un Club Napoli a Brescia, e quali sono le vostre attività principali?
"L’idea è nata nel 2014, in occasione della tragica finale di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina. In quell’occasione ci lasciò infatti Ciro Esposito, ferito gravemente a colpi di pistola in un agguato al pullman in cui viaggiava, direzione Stadio Olimpico. Nel ritorno da quel viaggio si fece strada il progetto di dar vita al Napoli Club Brescia, per creare un punto di ritrovo in cui la vasta comunità partenopea presente a Brescia e dintorni potesse unirsi nel segno dei vessilli azzurri. Il nostro club ha festeggiato quest’anno il suo primo decennale. Io sono stato tra i fondatori, scalando poi tutte le posizioni nel direttivo, fino a ricoprire dalla scorsa stagione la carica di presidente. Per festeggiare i 10 anni di attività abbiamo organizzato una bellissima festa nel parco divertimenti Spiaggia 91 qui a Brescia, in compagnia di Maurizio Zaccone (autorevole giornalista e scrittore), Max Viggiani (Rtl), Ivan Rizzardi (ex calciatore bresciano che ha difeso i colori del Napoli nella stagione 1990/91). C’è stata anche una live reaction con CalcioNapoli24, oltre ad aver avuto la copertura di CasaNapoli in qualità di media partner. Il Club Napoli Brescia è strutturato con un direttivo di 9/10 consiglieri, avvalendosi del prezioso supporto di Valentina Aporta per ciò che concerne l’organizzazione delle trasferte in tutti gli stadi del Nord Italia. Quando possibile, riusciamo a pianificare anche viaggi europei oppure al Maradona in occasione dei match casalinghi dei nostri ragazzi. Come attività sportiva, abbiamo una squadra di calcio a 7 (gestita da me) chiamata AC Partenope, che gioca in Serie B nella categoria CSI qui sul territorio bresciano. Poi all’interno del direttivo possiamo contare sul consigliere Gianni Calabresi che si occupa di teatro, per cui riusciamo a mettere in scena spettacoli molto interessanti nelle sale cittadine. Inoltre, anche attraverso U.A.N.M., ci occupiamo di iniziative benefiche e sociali, come ad esempio la raccolta fondi realizzata a favore dell’isola d’Ischia, colpita da un forte alluvione nel 2022 che provocò ingenti danni nella zona. Ovviamente offriamo la possibilità, all’interno della nostra sede, di guardare le partite del Napoli in una sala conferenze ben attrezzata con proiettore e poltroncine".
Quanti sono i prossimi eventi che state pianificando in questo periodo?
Durante l’anno, attraverso le varie sinergie editoriali, siamo soliti presentare libri, rigorosamente a tema Napoli. Nella scorsa stagione abbiamo promosso quello di Maurizio Zaccone, e stiamo ancora valutando quale promuovere in vista della nuova annata sportiva. Faremo una piccola festicciola per il rinnovo tesseramento del Napoli Club Brescia, ed a fine settembre partirà il campionato di Calcio a 7 con l’AC Partenope.
Hai vissuto il ritiro di Dimaro concluso da pochissimo. Che aria si respirava?
"Vivo l’inizio dei lavori in Trentino da ben 12 anni: prima da semplice tifoso, e poi come Club Napoli Brescia. Devo dire che non mi aspettavo un simile entusiasmo, soprattutto considerando le amarezze della scorsa stagione che è stata ricca di delusioni. Sicuramente l’arrivo di un tecnico importante, con un background di tutto rispetto come Antonio Conte, ha giocato un ruolo decisivo. Parliamo di un allenatore che ha vinto tanto sia in Italia che all’estero. La piazza si aspetta un Napoli protagonista fin dalle prime battute, che senza il peso di pressioni eccessiva possa tornare ad inserirsi tra le Top 4 del massimo campionato. L’obiettivo primario è senz’altro quello di tornare in Europa, e farlo dalla porta principale: ovvero quella della Champions League. Il Napoli si è costruito uno status internazionale ormai da 15 anni: a fari spenti, e con la filosofia del lavoro come arma primaria, deve assolutamente riprendersi quel posto che si è meritato con grinta e tanti sacrifici".
Cosa ti ha impressionato in maniera particolare, osservando da vicino le sessioni di lavoro del mister Antonio Conte?
"Sono rimasto molto colpito dagli allenamenti di Antonio Conte. In tanti anni di ritiro ho visto lavorare Benitez, Ancelotti, Sarri o Spalletti, e devo dire di non aver mai visto il Napoli correre così tanto come quest’estate. Parliamo di un tecnico che predilige la fase atletica, oltre a curare in maniera maniacale tanti aspetti tattici. Ho visto gli azzurri alternare verticalizzazioni, ripartenze da dietro, molta attenzione sul lavoro dei “quinti” così come sui due trequartisti che si staccavano spesso per legare il gioco. La prima amichevole con l’Anaune non è stata molto probante, ma per esempio già contro il Mantova si iniziavano a intravedere alcuni tratti distintivi del gioco di Antonio Conte. Tra i calciatori mi è piaciuto molto Cheddira, l’attaccante marocchino che si sta giocando la possibilità di essere l’alternativa alla prima punta titolare, con la partenza di Osimhen propedeutica all’arrivo di Lukaku. Mi sento di dare una nota positiva anche a Spinazzola. L’ho visto bene fisicamente: è un esterno che sa giocare con entrambi i piedi, efficace sia in fase offensiva che in quella di ripiegamento".
Che voto daresti al mercato del Napoli?
"Ritengo che il Napoli si sia mosso molto bene sul mercato. L’anno scorso la società aveva trattato per quasi un mese e mezzo Danso senza riuscire a trovare l’accordo con il Lens, finendo inevitabilmente per non reperire un sostituto all’altezza del partente Kim. In questa stagione, la strategia è stata fin da subito diversa. È stato chiuso subito un colpo importante come Buongiorno, fondamentale per sistemare quella fase difensiva che nella scorsa stagione ha scricchiolato molto. Interessante l’arrivo di Rafa Marín, dispiace invece che si sia arenata la trattativa per Mario Hermoso, poiché a mio parere poteva far davvero comodo alla causa. Ora staremo a vedere se il Napoli lavorerà sul mercato per un profilo simile, andrà su una scommessa di prospettiva, o resterà addirittura così per ciò che concerne quel ruolo".
Sei anche addetto stampa dell'Associazione U.A.N.M. (Unione Azzurra Nel Mondo) Quali sono le principali battaglie che state portando avanti?
"U.A.N.M. (Unione Azzurra Nel Mondo) è un’Associazione nata 3 anni fa partendo da un semplice gruppo WhatsApp. Raggruppiamo 100 Club Napoli in Italia e nel Mondo, e ci confrontiamo quotidianamente su iniziative e problematiche che interessano i Club. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la Società Sportiva Calcio Napoli alle nostre realtà. Il sodalizio del presidente Aurelio De Laurentiis si sta muovendo benissimo negli ultimi anni, avendo toccato picchi importanti per quel che riguarda il merchandising e l’immagine del Napoli a tutto tondo. A nostro parere manca un ultimo step che è fondamentale per un top club: si tratta del censimento dei Napoli Club nel mondo e degli Official Club. Parliamo di una linea già tracciata da squadre di primo livello come Inter, Milan e Juventus, e ci auguriamo che anche il Napoli possa inserirsi sulla stessa scia, nell’interesse di U.A.N.M. e di tutte le associazioni che raggruppano i Napoli Club. Avvicinare la società ai Napoli Club sarebbe un risultato fantastico, anche perché questi ultimi sono tra le espressioni più belle del tifo partenopeo. Coinvolgono famiglie e bambini, si lavora senza scopo di lucro, si è contro la violenza rappresentando in questo modo un’immagine sana del tifo partenopeo".
Quali sono i posti che consigli di visitare ai tifosi azzurri di passaggio a Brescia?
"Credo che Brescia sia una città piuttosto sottovalutata dai viaggiatori del Sud. Parliamo di una città eletta capitale italiana della cultura nel 2023, e di conseguenza capace di offrire tante attrattive. C’è il Museo Santa Giulia, il Museo Mille Miglia che ricorda come da Brescia parta ogni anno (tra maggio e giugno) una gara storica di auto d’epoca (La Mille Miglia) considerata tra le più belle del mondo. Ci sono i laghi di Garda e d’Iseo, ed a pochi kilometri c’è il Trentino con la montagna che evoca tanta bellezza scenografica".
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»