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Verso Napoli-Modena. Il vicedirettore di ParlandodiSport.it Federico Sabattini «Il Modena dovrà essere bravo a difendersi e ripartire»

«Gli uomini di Bisoli non avranno nulla da perdere. Oltre 500 tifosi da Modena per tentare l'impresa su uno dei campi più iconici di Serie A»

tempo di lettura: 9 min
di Giovanni Minieri
09/08/2024 16:35:18

Manca soltanto un giorno all’esordio ufficiale del Napoli, che a causa del deludente decimo posto ottenuto nella scorsa stagione, è costretto ad anticipare l’ingresso nel tabellone di Coppa Italia partendo già dai 32simi. Sabato 10 agosto, in un Maradona gremito, sarà Napoli-Modena, con la squadra emiliana che giocherà con la pericolosa spensieratezza di chi non ha nulla da perdere. I canarini sono stati protagonisti sul mercato, allestendo una squadra importante per migliorare il 10° posto conquistato nelle ultime due stagioni, con l’obiettivo di inseguire i play-off per regalarsi qualcosa di importante. Quella di domani sarà la 19° sfida a Fuorigrotta tra Napoli e Modena, con i numeri che sorridono ai partenopei, forti di ben 13 successi contro i 4 ottenuti dai canarini. L’ultimo scontro diretto tra le due compagini risale al 19 maggio 2007: a 3 giornate dalla fine del campionato cadetto è 1-1 al “vecchio” San Paolo con Tamburini a rispondere al provvisorio vantaggio azzurro firmato Pampa Sosa. A fine stagione quel Napoli di Reja conquisterà la promozione in massima serie, in compagnia di Juventus e Genoa. Ultimo squillo azzurro (sempre in B) il 3 febbraio 2002 con lo svizzero David Sesa match-winner di una gara decisa nei minuti iniziali. Bisogna invece andare a ritroso fino alla stagione 1962/63 per vedere il Modena conquistare l’intera posta in palio a Fuorigrotta con un netto 0-2 senza appello. 2 invece i precedenti in Coppa Italia tra le due squadre: il più recente nell’edizione 1992/93, quando al secondo turno il Napoli si impose per 3-0 nel match di andata all’ombra del Vesuvio, per poi passare il turno imponendosi con identico punteggio nel retour match sulla Via Emilia.

Per analizzare al meglio la sfida tra Napoli e Modena, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Federico Sabattini, vicedirettore di ParlandodiSport.it, e vicinissimo alle vicende dei canarini guidati da mister Bisoli.

 

Il Modena ha deciso di ripartire da Bisoli come guida tecnica. Credi sia la scelta giusta per programmare la nuova stagione?

“Bisoli è stato scelto dalla società a 5 giornate dalla fine della scorsa stagione, subentrando a Bianco che ha pagato un girone di ritorno molto difficile per il Modena. L’obiettivo era quello di blindare la permanenza in Serie B, ed è stato centrato soprattutto grazie al pari ottenuto nello scontro diretto ad Ascoli, e poi con l’1-0  casalingo al Sudtirol che ha riportato i 3 punti al Braglia a distanza di ben 3 mesi dal successo nel derby contro il Parma. Credo si tratti della scelta giusta, perché Bisoli è un tecnico che conosce bene la categoria, e soprattutto sa vincere. Ha infatti conquistato 2 volte la promozione sulla panchina del Cesena, e poi ha sfiorato il miracolo sportivo alla guida del Sudtirol, arrivando fino alla semifinale play-off promozione. In più, Bisoli è l’allenatore con più panchine in Serie B rispetto a tutti quelli sotto contratto con le altre 19 squadre  del campionato, e già questo è indicativo del valore del tecnico emiliano. La società gli ha messo a disposizione una squadra importante con profili di tutto rispetto, ed ora toccherà a lui rispondere presente sul rettangolo verde. Dai 3 allenamenti a porte aperte decisi dalla società, è emersa tutta la carica e tutto l’entusiasmo che da sempre lo contraddistingue, e c’è attesa in città per vedere la squadra all’opera nelle prime uscite ufficiali”.  

Che voto daresti al mercato del Modena? Colpi importanti come Caldara, Botteghin, Pedro Mendes, ma soprattutto Defrel. Dove si posiziona l’obiettivo stagionale, e quale reparto va ancora puntellato, per farsi trovare pronti all’inizio del campionato?

"Devo dire che il mercato dei canarini è stato davvero molto positivo. Il Modena ha cambiato direttore sportivo passando da Davide Vaira (approdato al Pisa) ad Andrea Catellani che è stato “promosso” in questo ruolo dopo aver ricoperto nella scorsa stagione l’incarico di responsabile del settore giovanile. È un ragazzo giovane che mette cuore e passione nel suo lavoro: la società gli ha dato i mezzi per svolgere questo tipo di mercato, e lui si sta muovendo davvero molto bene soprattutto in entrata. È chiaro che adesso bisognerà trovare anche una sistemazione a tutti quegli atleti ancora di proprietà del Modena ma fuori dal progetto tecnico. Se devo dare un voto, scelgo un 8 ½ bello pieno. Caldara, Botteghin, Pedro Mendes e Defrel sono colpi importanti, ma non va sottovalutato essere riusciti a trattenere calciatori del calibro di Gerli e Palumbo, così come Zaro in difesa. È una squadra sulla carta molto competitiva, che parte con l’obiettivo di migliorare gli ultimi 2 campionati di Serie B in cui sono arrivati altrettanti decimi posti. In primis c’è da centrare la quota salvezza: da lì poi inizia il divertimento provando ad accarezzare i play-off, che a mio parere sono nelle corde di questa squadra. Da puntellare resta ancora la difesa, con l’arrivo di un terzino destro che sarebbe l’ultimo ritocco all’interno di un organico già piuttosto interessante".

Quali le indicazioni emerse dal ritiro pre-campionato?

"Nell’ambiente c’è tanto entusiasmo e carica per affrontare la terza stagione di fila tra i Cadetti. Tantissimi sono stati i tifosi presenti alle 3 sessioni di allenamento a porte aperte, così come oltre 5.500 sono gli abbonamenti già staccati per seguire la squadra dagli spalti del Braglia. Manca ancora una settimana alla chiusura, e l’obiettivo è quello di superare i 6.000 in una corsa contro il tempo per essere sempre presenti al fianco della squadra. Le indicazioni sono sicuramente positive. Bisoli ha lavorato molto sulla solidità difensiva, affidandosi poi alla grande qualità di centrocampo e linea offensiva. Pedro Mendes e Defrel son nomi grossi, e poi c’è Gliozzi che dopo essere arrivato a Modena nello scorso gennaio, sta facendo vedere tutte le proprie potenzialità in queste settimane di ritiro estivo".

Nell’ultimo test, stava giungendo una vittoria contro il Cagliari sfumata soltanto in extremis. Come arriva il Modena alla sfida secca di sabato contro il Napoli? Personalità non manca, visto che già l’anno scorso il Genoa ha dovuto sudare le fatidiche 7 camicie per passare il turno.

"La squadra di Bisoli ha lasciato un’ottima impressione di sé nel test contro il Cagliari. Si trattava della “prima” al Braglia seppur non ufficiale, contro la squadra isolana costruita per la salvezza in massima serie, con calciatori di categoria coma Zito Luvumbo, Piccoli, Pavoletti o Lapadula. Mi aspetto un Modena che scenderà in campo al Maradona con carattere, provando a difendersi per poi colpire in ripartenza. La squadra di Bisoli giocherà con la mente sgombra, senza nulla da perdere, in un palcoscenico importante con oltre 500 supporters canarini al seguito della squadra. I ragazzi proveranno a gettare il cuore oltre l’ostacolo, e godersi ogni istante contro un Napoli che non ha bisogno di presentazioni, e pronto a recitare un ruolo da protagonista in Serie A. Saranno le prove generali in vista di quello che è il vero obiettivo stagionale, ovvero l’esordio in Serie B previsto per sabato 17 in trasferta sul campo del Sudtirol".

Allenamento a porte aperte mercoledì pomeriggio: quanto è stato importante avvertire il calore del pubblico, a pochi giorni dell’esordio stagione in Coppa Italia?

"Importantissimo. Anzi, direi fondamentale. Perché anche i giocatori, parlando con noi della stampa, avvertono la carica e l’entusiasmo che li circonda. Allo stesso tempo i tifosi apprezzano la decisione della società di aprire le porte durante alcuni allenamenti, e credo sia un’iniziativa che andrà poi avanti anche nel corso della stagione. Nella scorsa annata succedeva poco, mentre adesso la torcida può stringersi intorno ai ragazzi, mostrando loro tutto l’attaccamento che hanno verso la maglia e i colori".

Maradona sold-out, con la piazza che aspetta di vedere all’opera la squadra agli ordini di Antonio Conte. Che partita ti aspetti, e cosa (o chi) dovrà temere il Napoli?

"Mi aspetto un Napoli che avrà il pallino del gioco in mano, mentre i canarini dovranno essere bravi a difendersi, per poi pungere in contropiede qualora si presentasse l’opportunità. Non sarà facile perché di fronte ci sarà un rivale fortissimo, ma il Modena non ha nulla da perdere, supportato da oltre 500 tifosi che proveranno a farsi sentire in un Maradona già tutto esaurito in ogni ordine di posto. Il Napoli dovrà temere la spensieratezza della compagine gialloblù, che al di là del risultato finale, ricorderà a lungo l’opportunità di mettersi in luce su uno dei palcoscenici più importanti e iconici della massima serie".

Modena che rispetta la tradizione: maglie iconiche che rimandano a divise storiche degli anni 50 e 60. Quanto è importante ricordare i fasti del passato, anche e soprattutto per le nuove generazioni di tifosi?

"Personalmente, le maglie mi piacciono davvero tanto. Molto più belle rispetto alle due precedenti stagioni in Serie B, soprattutto perché rievocano la storia del Modena negli anni 50 e 60. Credo sia giusto rievocare la storia, per far bene nel presente e poi nel futuro. Le divise sono state molto apprezzate, ed i dati rivelano come tante siano quelle già acquistate dai supporters gialloblù. Vedo sempre più giovani avvicinarsi al Modena grazie al lavoro svolto dalla famiglia Rivetti, che sta facendo davvero tanto per la città e la squadra, anche a livello di strutture. L’obiettivo è quello di costruire il centro sportivo, che sarebbe il fiore all’occhiello per puntare al salto in Serie A di un Modena che in ogni caso, dopo il Brescia, è la squadra con più partecipazioni in assoluto al campionato cadetto".

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