Foto: Gennaro Di Rosa
Tanto tuonò che piovve. Alla vigilia di Como-Napoli si era parlato tanto del rischio di schierare Anguissa contro la temibile squadra di Fabregas, a causa di una pesante spada di Damocle sulla testa del camurenese chiamata diffida in vista del big-match contro l’Inter. La spiccata fisicità, unita a classe ed eleganza del classe ’95 era stata determinante per gli uomini di Antonio Conte, come ben raccontano le 5 reti e i 3 assist dell’ex Fulham sempre più devastante con il crescere della propria condizione fisica. Un dubbio sciolto soltanto in extremis, con il mister azzurro che (almeno inizialmente) non ha voluto correre rischi, relegandolo per la prima volta in panchina a favore di Billing, che dopo tanto lavoro a CastelVolturno ha potuto finalmente conoscere l’emozione dell’esordio assoluto in Serie A. Con il punteggio inchiodato sull’1-1 Antonio Conte non si è voluto privare della possibilità di stappare il match inserendo Anguissa al minuto 62. Il camerunese non è riuscito ad andare oltre un tiro telefonato tra le braccia di Butez, non riuscendo ad evitare la sconfitta grazie ad una combinazione perfetta tra la premiata ditta spagnola Paz/Diao.
Paura squalifica, ed anche un modo per tirare un po’ il fiato, visto che i freddi numeri parlano di ben 2.355 minuti messi insieme da Frank Zambo Anguissa in tutte le competizioni.
Ma, improvvisamente, ecco il fulmine a ciel sereno. Il camerunese è costretto a fermarsi, a causa di un fastidio muscolare che lo terrà lontano dai campi da gioco per alcune settimane. Questo è il comunicato emesso dal Napoli: “Nel finale del match contro il Como Frank Anguissa ha accusato un risentimento muscolare. Il calciatore azzurro si è sottoposto oggi a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del muscolo soleo della gamba destra. Anguissa ha già iniziato l'iter riabilitativo”.
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»