Sappiamo tutti, o quasi, quello che è successo durante Fiorentina-Napoli e successivamente denunciato da Kalidou Koulibaly tramite il suo profilo Instagram. Il club azzurro è pronto a lanciare un segnale forte. Se dovesse capitare a partita in corso un altro episodio simile, la squadra non esclude di fermarsi, non giocare e uscire dal campo. Tutto questo per cercare di far capire per l'ennesima volta che è necessario intervenire in modo duro nei confronti di questi soggetti...
Anni fa il progetto di fermare le partite si sono concluse in uno scaricabarile: dagli arbitri ai delegati della Lega, fino agli ispettori del Viminale. Non si può far finta di nulla, soprattutto perchè gli episodi continuano a capitare sempre più spesso. Serve agire e soprattutto trovare una soluzione una volte per tutte per punire questi soggetti. Intanto, la Fiorentina ha fatto sapere di aver messo a disposizione della questura tutte le immagini video e tutti gli strumenti in proprio possesso perché vengano individuati i colpevoli degli inqualificabili cori lanciati contro alcuni giocatori del Napoli e una volta identificati dalle istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l'accesso allo stadio.
Anche l'Associazione Italiana Calciatori si è schierata al fianco di Koulibaly e dice no al razzismo. "Gli insulti razzisti rivolti ad alcuni calciatori in occasione della partita Juventus-Milan le scorse settimane e ieri al termine di Fiorentina-Napoli, sono comportamenti da ritenersi gravi e inaccettabili. Questi soggetti non sono tifosi, non sono veri appassionati di calcio e vanno individuati ed espulsi per sempre dai nostri stadi. Il calcio segue i valori dell'uguaglianza e del rispetto reciproco, valori che poco hanno a che fare con questo tipo di atteggiamenti.
Purtroppo non è la prima volta che succede nei nostri stadi e probabilmente non sarà l'ultima, ma noi abbiamo il compito di non sottovalutare questi comportamenti e continuare a contrastarli con tutta la nostra forza. Ci vuole un impegno comune delle istituzioni sportive e di quelle politiche per reprimere, ma anche per educare con progetti che partano dalle scuole. Insieme a tutti i calciatori e le calciatrici associati/e siamo pronti a fare la nostra parte per dire basta al razzismo".
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»