Foto: Ssc Napoli
Era inevitabile. Impossibile soltanto immaginare che gli allenamenti potessero veramente riprendere in un contesto sferzato dall’emergenza coronavirus. Dopo la Lazio anche il Napoli si ferma fino a data da destinarsi: la ripresa dei lavori è infatti subordinata all’evolversi degli eventi.
Il presidente dell’AIC Damiano Tommasi si è sempre battuto per la tutela della salute degli atleti, schierandosi apertamente contro coloro i quali vogliono avvantaggiarsi, in maniera assolutamente insensata e rischiosa: “Spero che presto si potrà riprendere a giocare, perché il calcio è un termometro della società: quando il pallone tornerà a rotolare, saremo definitivamente quasi fuori da un incubo. Non so cosa abbia in mente chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i propri tesserati. Non voglio fare polemica perché non è il momento ma allenarsi adesso, due mesi prima della ripresa del campionato, non ha alcun senso. Ed è soprattutto pericoloso. In Spagna ci sono decine di giocatori positivi, mentre in Italia magari non tutti sono stati sottoposti al test, e possono esserci più asintomatici rispetto a ciò che si pensa. Ora pensiamo a stare in casa. Tutti, nessuno escluso. Il rinvio dell'Europeo verrà in nostro aiuto, permettendoci magari di concludere durante l’estate i tornei nazionali".
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.