Foto: Gennaro Di Rosa
Il Napoli di Antonio Conte, voglioso di conquistare una vittoria che manca dal 2-1 alla Juventus datato 25 gennaio, si affida alla propria grinta per sfatare questo piccolo tabù già domenica pomeriggio contro la Fiorentina. Il carattere degli azzurri si è visto per l’ennesima volta nell’ultimo match contro la capolista Inter, quando la prima rete stagionale di Billing ha fatto esplodere il Maradona, rimontando l’iniziale vantaggio nerazzurro firmato Dimarco. Un risultato per nulla casuale, perché Di Lorenzo e compagni stanno sempre sul pezzo, non abbattendosi mai davanti a qualsiasi difficoltà possa presentarsi nell’arco dei 90 minuti. I freddi numeri non mentono, e rivelano come la squadra partenopea abbia fatto sua la mentalità del mister, ergendosi senza timore di smentita a gruppo delle rimonte. Ben 14, infatti, sono i punti ottenuti dal Napoli partendo da una situazione di svantaggio. Si parte in piena estate: è il 31 agosto, e gli azzurri rimediano all’iniziale gol dagli 11 metri di Bonny, grazie a due perle in pieno recupero firmate da “Big Rom” Lukaku e Zambo Anguissa. Si prosegue il 14 dicembre nell’impianto di Udine. Azzurri sotto di una rete all’intervallo, e maestosi nelle seconda frazione di gioco in cui ancora Lukaku e Anguissa, intramezzati da un’autorete di Giannetti, ribaltano la contesa confezionando 3 punti d’oro da riportare all’ombra del Vesuvio. Andiamo poi di corsa fino al 2025, ed è una notte magica quella che si consuma al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta. Politano e McTominay replicano al vantaggio orobico, quindi dopo il momentaneo pareggio firmato Lookman, arriva inesorabile la zampata di Romelu Lukaku che vale 3 punti di platino in uno scontro diretto che spegne le velleità d’altissima quota della compagine bergamasca. L’ultima rimonta da 3 punti risale proprio all’ultimo successo degli uomini di Antonio Conte, conquistato contro gli acerrimi rivali della Juventus. Avanti con Kolo Muani, i bianconeri subiscono il ritorno del Napoli che mettono la freccia e sorpassano in un secondo tempo per cuori forti. Le reti? Ovviamente dei soliti noti, Anguissa e Lukaku. Quando il gioco si fa duro, sono sempre i due giganti a mettersi a giocare, spinti da uno Stadio Maradona che ribolle di passione ed entusiasmo. Le ultime due “remuntade” non hanno invece sortito risultato pieno. All’Olimpico contro la Lazio, Raspadori e l’autorete di Marusic sembrano aver messo il risultato in cassaforte dopo lo scatto capitolino firmato Isaksen, ma nel finale Dia fa 2-2 e le due squadre si dividono la posta in palio. Un pari, esattamente come sabato scorso nella sfida al vertice tra Napoli e Inter. Mancano 11 finali, ed il bello deve ancora venire.
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»