Battesimo di fuoco per il nuovo mister Francesco Calzona, chiamato ad una prestazione intensa ed efficace contro il Barcellona, per l’andata degli ottavi di Champions League. I partenopei tornano al 4-3-3 con Meret confermato tra i pali, coppia centrale formata da Rrahmani e Juan Jesus, con Di Lorenzo e Olivera sulle corsie esterne. Lobotka è il faro del gioco, scortato da Anguissa e Cajuste che vince il ballottaggio con Traore. Al centro dell’attacco torna finalmente Osimhen dopo il secondo posto in Coppa d’Africa, con Politano e Kvaratskhelia esterni extralusso. Barcellona con il trio d’attacco Yamal-Lewandowski-Pedri.
Si fa vedere supido Yamal con velenoso sinistro a giro che finisce fuori misura. Poco dopo splendido cambio di gioco da sinistra a destra con Pedri che cerca Yamal, ma la diagonale di Olivera è provvidenziale per evitare guai. Attacca il Barcellona con Yamal, che scaglia una bordata dal limite con Meret di pugno a salvare la propria porta. Al 14’ Pedri mette un filtrante per Lewandowski, ma l’attaccante polacco disturbato da Juan Jesus trova soltanto l’esterno della rete. Passano pochi minuti e Pedri prova di nuovo ad accendere Lewandowski, ma la traettoria è lunga e si perde fuori. Preme il Barcellona: Cancelo con un gioco di prestigio controlla la sfera nei pressi della linea laterale e si invola verso il fondo, spiovente teso per Lewandowski murato dalla retroguardia partenopea. Sale in cattedra Meret con un autentico miracolo su una sassata di Gundogan dai 20 metri. Al 33’ Gundogan si incarica della battuta di un calcio piazzato dai 25 metri spostato sulla destra, palla testa girata dal solito Lewandowski ma senza trovare lo specchio della porta. Il Napoli attende il proprio momento, e cerca di colpire attraverso un fraseggio prolungato. Cross di Politano dalla destra, torre di Olivera per Cajuste che non capisce le intenzioni del compagno e si fa anticipare da posizione invitante. Gli azzurri sfruttano la verve di Politano che mette in seria difficoltà il dirimpettaio Cancelo: passaggio col contagiri per Kvara, ma Kounde interviene in extremis sul georgiano già pronto per la battuta a volo. Al 45’ Lobotka ruba palla sulla trequarti, e cerca subito l’imbucata per Osimhen anticipato in tackle da Kounde.
In avvio di ripresa subito propositivi gli azzurri di Calzona, con Anguissa che cerca l’inserimento di Politano, ma c’è ben posizionato Araujo a evitare il peggio. Passano pochi giri di lancette e Kvaratskhelia prova a servire Osimhen, con Araujo ancora ben posizionato in chiusura. Al 55’ Yamal lotta con Juan Jesus che gli spegne la luce, palla dietro per Gundogan che calcia debolmente per impensierire Meret. Juan Jesus chiude in scivolata su Lewandowski, poi al 60’ il Barcellona sblocca il risultato. Pedri riceve più dentro al campo, e vede lo spazio per Lewandowski, che si stacco dalla marcatura e fredda l’estremo difensore partenopeo sul palo corto. La punizione è troppo pesante per gli azzurri, che non ci stanno e alzano il baricentro per riprendere il risultato. Ter Stegen in uscita anticipa di un nulla Juan Jesus su palla inattiva, quindi Meret salva su Pedri dalla lunga distanza. Calzona inserisce Traore e Lindstrom per Cajuste e Kvaratskhelia. Il Napoli si fa vedere in avanti, con Araujo chiamato agli straordinari su un tarantolato Osimhen. Al 75’ i padroni di casa vedono premiato il proprio sforzo in fase offensiva con il gol del pari. Aggressione alta di Olivera poco oltre il centrocampo, Lindstrom serve Anguissa abile a trovare il varco per Osimhen che va via di forza ad Iñigo Martinez e fulmina Ter Stegen con una bomba da distanza ravvicinata. Altro doppio cambio con Simeone e Raspadori per Osimhen e Politano. Traore inventa per Simeone ma c’è il muro spagnolo a deviare il tiro oltre il fondo. All’84’ urlo strozzato in gola ai tifosi del Maradona, sull’inzuccata di Anguissa che sembrava già destinata in fondo al sacco. Sfiora il 2-1 Simeone con un destro velenoso all’altezza della lunetta che bacia il sette alla destra di Ter Stegen. Nel finale ci sono emozioni da una parte e dall’altra, l’ultima è una rasoiata di Gundogan che Meret accompagna oltre la linea di fondo.
Pareggio importante al Maradona, che dà fiducia e consapevolezza in vista del ritorno al Montjuic previsto il 12 marzo.
NAPOLI – BARCELLONA 1-1
Reti: 15’ st Lewandowski (B), 30’ st Osimhen (N)
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste (23’ st Traore); Politano (31’ st Raspadori), Osimhen (31’ st Simeone), Kvaratskhelia (23’ st Lindstrom). All: F. Calzona
BARCELLONA (4-3-3) Ter Stegen; Koundé, Araujo, Iñigo Martinez, Cancelo; Gundogan, Christensen (41’ st Romeu), De Jong; Yamal (35’ st Raphinha), Lewandowski, Pedri (41’ st Joao Felix). All: X. Hernandez
Arbitro: Felix Zwayer (GER)
Note: Ammoniti: De Jong (B), Iñigo Martinez (B), Christensen (B). Corner: 7-4. Recupero: 0’ pt, 4’ st.
Il tecnico gialloblù: «All'inizio nessuno ci conoscenza, poi con il tempo è cambiato tutto. I fratelli Esposito? Persone di qualità e molto serie, vogliono bene sia al club di appartenenza sia alla Juve Stabia.»