Mister Ignazio Abate
La Juve Stabia soccombe in casa della capolista. I gol di Nieling nel primo tempo e di Gliozzi nella ripresa, arrotondati da un’autorete di Ruggero allo scadere, regalano al Modena il successo per 3-0 contro un undici gialloblù calato alla distanza. Al termine del match mister Ignazio Abate analizza approfonditamente la prestazione dei propri uomini. «Questa sconfitta ci deve far riflettere – evidenzia il trainer gialloblù –, tre gol di scarto sono tanti. Abbiamo affrontato una squadra di grande impatto, la fisicità dei nostri avversari si è notata soprattutto sulle seconde palle. Abbiamo provato a restare in partita con grande coraggio, poi gli emiliani sono apparsi più pronti nel gestire i momenti di difficoltà. In questo aspetto dobbiamo sicuramente ancora migliorare. Dobbiamo capire che non bastano le buone prestazioni o il far girare la palla, dobbiamo essere incavolati per ottenere i risultati». Le vespe avranno molto su cui lavorare. «Dobbiamo alzare l’asticella per restare in serie B, i nostri avversari corrono e noi dobbiamo mantenere il loro passo. Questo è un momento particolare che va affrontato alzando il livello dell’agonismo e lottando tutti con le unghie e con i denti. Dobbiamo migliorare soprattutto l’approccio alle trasferte, dobbiamo giocare con la bava alla bocca e la determinazione di chi vuol fare risultato anche quando siamo lontani dal Menti. Tra le mura amiche chiaramente siamo maggiormente trascinati dai nostri tifosi, fuori casa dobbiamo trovare dentro di noi lo spirito per raggiungere i risultati a cui ambiamo». Il trainer gialloblù indica la via da seguire. «La mia esperienza da calciatore passa in secondo piano in questo frangente – afferma Abate –, un allenatore ha responsabilità differenti. Il mio compito dovrà essere continuare a far crescere questa squadra sia sul piano tecnico-tattico che della convinzione, siamo consapevoli di dover migliorare ancora molto. Dovremo capire cosa ci manca per riuscire a conquistare punti in determinati tipi di partite, con umiltà e spirito di sacrificio possiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo migliorando nei dettagli. Ho l’onore di allenare un gruppo splendido dal punto di vista umano, non vediamo l’ora di ripartire tutti assieme facendo tesoro di quanto appreso anche al Braglia. Contro il Palermo ci attende un’ulteriore sfida impegnativa contro un’altra squadra costruita per vincere il campionato, ci auguriamo di poter contare sul sostegno di un Menti gremito in ogni ordine di posto». Deluso per il risultato finale è anche Marco Bellich. «Abbiamo affrontato una grande squadra – ammette il difensore gialloblù –, ci ha sovrastati soprattutto sul piano fisico. Questo risultato brucia, in termini di impegno avremmo potuto dare di più. Eravamo partiti con l’intenzione di provare a giocare il nostro calcio, va dato merito ai nostri avversari di avercelo impedito anche se, ad onor del vero, neanche gli emiliani hanno costruito grandi occasioni. Ora dovremo essere bravi ad analizzare questa partita, in prospettiva futura sarà fondamentale comprendere che per vincere bisogna saper anche affrontare gare sporche. Tornare a giocare al Menti sarà bellissimo, sabato ci attende una partita difficilissima contro una corazzata come il Palermo. Il supporto dei nostri tifosi sarà prezioso». Le vespe mettono le aquile nel mirino, l’8 novembre il Menti vorrà tornare ad esultare.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»
